Il Senegal è tra i primi 10 Paesi africani per contagio da COVID-19. Il Dott. Bara Ndiaye, CEO di Amref Health Africa in Senegal ci racconta come il Paese sta affrontando la lotta contro COVID-19.

Come stanno reagendo le comunità? Quali sono gli stati d'animo più diffusi in questo momento?

In generale, le persone hanno molta paura. C'è tanta resistenza alle regolamentazioni imposte del governo ma, a differenza di molti altri Paesi, le proteste sono silenziose, la gente sembra tranquilla. Le persone si affidano molto ai social media, che vengono utilizzati sia come mezzi di informazione che come valvole di sfogo. Le persone non organizzano manifestazioni in strada, ma da ciò che viene detto su internet si percepisce una forte resistenza da parte della popolazione. Accettare la chiusura dei mercati, delle moschee o delle scuole " come accettare molte altre limitazioni " non è facile soprattutto per chi lavora nei settori interessati o a rischio. Inoltre, con il passare del tempo, ci siamo resi conto del fatto che molte persone sottovalutano la minaccia, dichiarando, in alcuni casi, che il virus addirittura non esiste. C'è ancora molta confusione, probabilmente dovuta alla paura.

Quali sono le restrizioni implementate dal governo, in Senegal, per contrastare il Coronavirus?

Il governo del Senegal ha adottato molte misure di sicurezza per prevenire la diffusione del virus. Tra queste, il rispetto del distanziamento sociale, l'utilizzo della mascherina, quando possibile, un coprifuoco dalle ore 20.00 alle ore 06.00, la limitazione dei trasporti interurbani, il divieto del trasporto di passeggeri e la chiusura della maggior parte dei luoghi pubblici, per limitare le riunioni o gli assembramenti.

Quali sono le conseguenze socioeconomiche del COVID?

Le restrizioni sono necessarie, ma alle comunità recano moltissimi problemi economici. Le famiglie sono spesso numerose e la maggior parte delle persone fanno affidamento sul lavoro informale e quotidiano. I lavoratori a basso reddito si stanno impoverendo, e le famiglie non hanno denaro a sufficienza per sfamare tutti i membri. Per quanto riguarda le piccole imprese vale lo stesso discorso. Le conseguenze sociali ed economiche che il COVID-19 provocherà al Senegal perdureranno nel tempo, e probabilmente saranno molto dannose. Tuttavia, il governo ha un piano volto a limitare i danni socioeconomici, e questo dà molta speranza al Paese.

In cosa consiste il piano del governo?

Il governo sta offrendo supporto socioeconomico al Paese, con i mezzi che ha a disposizione. Supporta le piccole industrie e le imprese familiari con dei contributi finanziari e offre alle comunità e alle famiglie tutti i mezzi di sussistenza possibili, tra cui scorte alimentari. Svolge anche attività di sensibilizzazione. Purtroppo, però, sembra non bastare nulla. Le persone sono ancora arrabbiate e chi sottovaluta la minaccia o non crede all'esistenza del virus, non partecipa alle attività.

Gli operatori sanitari come stanno gestendo l'emergenza?

Gli operatori sanitari stanno facendo del loro meglio, offrendo supporto medico e informativo alle comunità, ma sono le persone più a rischio in questo momento. Inoltre, a peggiorare la situazione c'è l'aspetto psicologico. Il governo, per questo motivo, sta offrendo sostegno psicologico, volto a tutelare la salute mentale di tutti coloro che lavorano nelle strutture sanitarie e/o sono coinvolti in prima persona nell'emergenza.

Il Senegal sta facendo test diagnostici?

Sì, ma vengono sottoposte al test solo le persone a rischio. Coloro che hanno avuto contatti con casi positivi, che sono appena rientrati dall'estero o che presentano sintomi sospetti. Per ora non abbiamo la capacità di sottoporre tutta la popolazione ai test diagnostici, ma ci stiamo lavorando.

Cosa sta facendo Amref, nel Paese?

Amref, dall'inizio dell'emergenza, si è impegnata ad offrire supporto in tutto il Paese, svolgendo attività di sensibilizzazione, mettendo a disposizione dei dispositivi per il lavaggio delle mani e formando operatori sanitari all'interno delle comunità. Inoltre, a livello finanziario, Amref supporta i distretti sanitari e i servizi locali. Amref sta inoltre implementando le sue piattaforme mHealth ed e-learning per formare operatori sanitari e permettere ai cittadini di raggiungere facilmente persone competenti, in grado di fornire aiuto o informazioni.

Ci tengo anche molto a specificare che Amref, nonostante l'emergenza sanitaria dovuta al COVID-19, continua a supportare e ad onorare il lavoro fondamentale che tutto il personale sanitario " tra cui infermieri, medici e ostetriche " svolge ogni giorno, in tutto il mondo, per promuovere l'assistenza sanitaria.

Hai un messaggio per il Paese?

Insieme, riusciremo a superare questo momento di crisi. Tuttavia, dobbiamo tenere a mente che, quando sarà passata la minaccia del COVID-19, ci sarà ancora molto lavoro da fare. Perciò, non dimentichiamoci questo periodo, ma impariamo da esso. Dobbiamo continuare a collaborare anche in futuro, per far riemergere la nostra economia, i nostri sistemi sanitari e il nostro Paese.