Il progetto vuole ridurre la marginalizzazione delle persone senza fissa dimora che accedono ai servizi presenti nel quartiere Barriera di Milano a Torino.

A causa dell'impatto economico e sociale della pandemia, in Italia i dati ISTAT riportano un incremento nel 2020 del numero di persone che vivono in condizione di povertà assoluta (9,4 % rispetto al 7,7 % del 2019) raggiungendo il livello più alto dal 2005.

Nella città di Torino, in Barriera di Milano, uno dei quartieri più duramente provati dalla crisi economica, all'interno del condominio di via Pacini/via Leoncavallo diversi servizi operano a favore delle persone che vivono in situazioni di marginalità sociale e che con il sopraggiungere della pandemia hanno dovuto fare fronte comune per gestire le nuove complessità emergenti.

Il progetto vuole rendere la collaborazione tra i servizi maggiormente strutturata e sistematica, attraverso la realizzazione di interventi che permettano un maggiore e più stabile raccordo. 

Attività previste

  • Organizzazione di percorsi di educazione sanitaria per donne ospiti della Casa di Accoglienza H24 e uomini frequentatori dell’ambulatorio gestito da AMREF-CCM presso il Drop In. Si tratta di due cicli di incontri rivolti ad un massimo di 10 partecipanti per ciclo, che tratteranno temi quali malattie croniche, malattie acute, salute mentale, primo soccorso, alimentazione, malattie a trasmissione sessuale, etc. 
  • Individuazione di peer educator per il trasferimento e la diffusione delle conoscenze apprese verso altri soggetti che tradizionalmente non raggiungono i servizi.  
  • Organizzazione di interventi formativi e informativi per le donne della Casa di Accoglienza H24 gestiti da ostetriche su corrette pratiche in relazione a igiene, personale, salute sessuale e riproduttiva, corretti stili di vita in relazione alle malattie infettive.
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