

Il progetto vuole favorire lo sviluppo, l'inclusione socio-economica e la protezione delle fasce più vulnerabili (giovani uomini e donne).
In Senegal la gran parte degli uomini migra scegliendo come destinazione l'Europa (tra le prime mete di destinazione figurano la Spagna, la Francia e l'Italia).
Il Paese registra però ogni anno ritorni volontari causati dalla crisi occupazionale che ha colpito l'Europa negli ultimi anni.
Infine, in Senegal transitano e arrivano per lo più migranti dalla Guinea Conakry, dal Mali, dal Gambia e dalla Guinea Bissau.
In Mali in particolare il reddito della popolazione, specialmente di quella rurale, è basso, i prezzi instabili e la produzione scarsa a causa di inadeguate conoscenze tecniche e mancanza di input.
Il 57% dei migranti interregionali si concentrano a Dakar, provocando una pressione demografica, ambientale e occupazionale squilibrata rispetto alla distribuzione della popolazione nel resto del Paese.
È necessario rafforzare il settore privato nelle zone di intervento per creare uno sviluppo locale sostenibile che promuova la resilienza della popolazione locale e dei migranti di ritorno in Senegal e Mali.
Risultati attesi
- Le imprese sociali gestite da giovani e donne attive nel settore primario sono economicamente e finanziariamente sostenibili
- È favorita la realizzazione personale e l'accesso ad un impiego dignitoso di giovani NEET (giovani che non studiano e non lavorano) e dei migranti
- Le imprese sociali nel settore della prevenzione in ambito socio sanitario e della produzione alimentare ad alto valore aggiunto nutrizionale, sono promosse e contribuiscono al miglioramento delle condizioni della popolazione locale.