
Un vaccino in ritardo è un vaccino negato!
Ricevere il vaccino contro il Covid-19 è un diritto di tutti, ma oggi, gran parte della popolazione che vive nel continente africano non ha ricevuto ancora la prima dose.
A questi ritmi, potrebbero volerci anni per vaccinare tutte le persone in Africa.
Questi ritardi stanno causando dei danni enormi ai sistemi sanitari africani, azzerando i risultati raggiunti con fatica negli anni in termini di salute pubblica. Oltre all'ambito sanitario, la pandemia sta avendo un effetto devastante sull’istruzione e su interi settori, portando a perdite di posti di lavoro che hanno spinto famiglie e intere comunità nella povertà.
Dobbiamo garantire ora scorte di vaccini sufficienti per la popolazione africana.
Le nostre richieste
- Porre fine alle scorte vaccinali: nessuna scorta di vaccini nei Paesi ricchi dovrebbe essere concessa senza che prima siano state vaccinate anche le persone in Africa e in altre parti del mondo. Sia i produttori di vaccini che i Paesi con scorte supplementari di vaccini dovrebbero dare la priorità ai Paesi sprovvisti, accelerare le donazioni di dosi a COVAX, e rinnovare il loro sostegno per garantire un accesso equo ai vaccini COVID-19 in tutto il mondo.
- Limitare la somministrazione di dosi booster: in linea con la richiesta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nei Paesi ad alto reddito non deve esserci un piano di somministrazione su larga scala di dosi addizionali, a completamento del ciclo vaccinale primario, fino a quando una fornitura di vaccini sufficiente a inoculare un primo ciclo vaccinale completo non avrà raggiunto il continente africano.
- Condividere di più e più velocemente: l’OMS ha proposto che entro la fine dell’anno almeno il 40% delle popolazioni di tutti i Paesi sia vaccinato, e il 70% entro la metà del 2022. Questi obiettivi saranno raggiungili solo se i leader mondiali lavoreranno per raggiungere coloro che attualmente non sono vaccinati.
- Condividere licenze, tecnologie e competenze, e rinunciare alla proprietà intellettuale per le tecnologie sanitarie COVID-19 a livello globale.
- Imparare da questa pandemia e fare in modo che l’Africa non sia più così dipendente dai paesi più ricchi per l’approvvigionamento dei vaccini. L’Africa non dovrà mai più trovarsi in una posizione in cui è così dipendente da altri Paesi per forniture mediche salvavita.
Insieme, i leader africani e globali, possono e devono unirsi per porre fine alla fase acuta di questa pandemia e quindi passare rapidamente alla ricostruzione dei sistemi sanitari dei Paesi a basso e medio reddito.
Un vaccino in ritardo è un vaccino negato! Firma ora.
A cosa serve la tua firma
Questa petizione è stata lanciata da Amref Italia insieme agli altri national office (Austria, Canada, Francia, Monaco, Olanda, Svezia, Spagna, Stati Uniti, Regno Unito) e ai nostri country office (Etiopia, Kenya, Malawi, Sud Africa, Sud Sudan, Tanzania, Uganda e l'ufficio di Amref dedicato ai paesi dell'Africa occidentale).
Consegneremo le firme raccolte per chiedere un impegno ai leader mondiali per garantire un equo accesso al vaccino per tutti in Africa.