In molte aree dell'Africa, in particolare negli sterminati territori aridi e semi-aridi, per tantissimi bambini e ragazzi la migliore speranza di ricevere un'educazione, indispensabile per permettergli di fuggire dalla povertà è di poter essere ospitati in un collegio; questo perché non tutte le località hanno una scuola, spesso mancano le strade di collegamento e comunque quasi sempre le famiglie non hanno alcun mezzo di trasporto. Tra i luoghi in cui, per necessità, vive la gente e i centri con più servizi, le distanze sono assolutamente proibitive. Poter ospitare i giovani - e in particolare le giovani - in strutture adeguate, oltre ad offrire loro un ambiente assolutamente favorevole agli studi e a risparmiargli estenuanti trasferte quotidiane, di venti, trenta chilometri a piedi, risparmia loro anche gli inevitabili rischi che comporta questo lungo pendolarismo; l'ambiente è evidentemente ostile e caratterizzato da un inevitabile isolamento e arretramento sociale implicito nell'impossibilità di studiare e crescere insieme a tanti altri giovani.

La scuola primaria di Oldonyo Nyokie si trova nel profondo della Grande Rift Valley africana, ad appena 100 chilometri da Nairobi, la vibrante capitale del Kenya, ma potrebbe essere su di un altro pianeta: il territorio circostante è aridissimo, sassoso, e le famiglie di pastori Masai che lo occupano col loro bestiame devono contare su pascoli poveri che li costringono ad adattarsi ad una vita in perenne movimento, un moto perpetuo che fino a poco tempo fa ha rappresentato un grave ostacolo all'educazione dei propri figli. Una struttura come Oldonyo Nyoke oggi, per tanti ragazzi e ragazze, rappresenta finalmente la possibilità di avere una reale alternativa al nomadismo ed a una vita fatta di sola pastorizia.

Ma Oldonyo Nyoke ha un'ulteriore caratteristica particolare, molto speciale. Offre alla ragazze non solo la speranza di poter un giorno dedicarsi a una professione ma anche di essere protette da un'antica ma nefasta tradizione del popolo Masai: la mutilazione genitale femminile (FGM), una pratica che provoca sofferenza e pericoli reali per le sue giovani vittime, crea danni permanenti al corpo delle donne, e, rappresentando un passaggio simbolico dalla gioventù alla maturità, trasforma d'un colpo bambine e ragazze in donne, rendendole pronte al matrimonio e dunque condannandole ad una vita fatta di riproduzione ed ignoranza.

Alcune famiglie sono state convinte dalle sempre più intense campagne di lotta ed educazione contro le FGM e stanno scegliendo di investire anche nell'educazione delle proprie figlie, mettendole in collegio e risparmiandole il brutale taglio della mutilazione. In particolare nelle zone più remote ed inaccessibili, purtroppo esistono ancora famiglie attaccate come edera alle antiche tradizioni e, violando le leggi del Paesi, insistono sul proprio diritto di ripetere sulle proprie figlie quanto è avvenuto alle loro madri, alle loro nonne e a un numero infinito di generazioni di donne prima di loro; queste famiglie impongono il rito di passaggio sulle figlie, di nascosto, in segreto. Vi è però un numero crescente di ragazze che invece sta capendo di avere dei diritti - all'educazione, alla tutela dell'integrità del proprio corpo - e sfidando la famiglia, sfidando tradizioni che non accettano, scappano di casa per difendersi e per mantenere vive le proprie speranze. A queste ragazze, grazie all'impegno e allo spirito combattivo del suo preside, a finanziamenti esterni e all'intenso lavoro di formazione e di tutela dei diritti legali svolto da Amref Health Africa, la scuola primaria di Oldonyo Nyoke offre protezione, ospitalità ed educazione fino alla conclusione del ciclo delle scuole primarie a dozzine di ragazze che altrimenti, oggi, nel pieno della pubertà, avrebbero già lasciato la scuola per essere date in sposa.

Nel 2008 dalla scuola di Oldonyo Nyoke si sono diplomati 23 maschi e 2 femmine; nel 2015 i maschi diplomati sono stati sempre 23 ma le femmine sono diventate 21. Questa piccola grande rivoluzione sociale si sta ripetendo in dozzine di scuole in tutte le aree dove Amref Health Africa è in grado di impegnarsi contro la pratica e contro tutti gli effetti nefasti delle mutilazioni genitali femminili, per una società concretamente più conscia e rispettosa dei diritti dei singoli e della necessità di raggiungere una reale parità di genere a beneficio di tutti i suoi componenti.



Tommy Simmons
Fondatore di Amref Italia