Dalle aree più remote e aride del Kenya al palco delle OGR di Torino: Amref Italia ha portato ai Chora & Will Days uno sguardo sulla salute che unisce persone, animali e ambiente. Il talk “L’Africa: laboratorio di giustizia climatica e salute integrale, dalle città alle zone più remote” è stato moderato da Giulia Bassetto (Will Media) e ha visto gli interventi di Elena Cristofori (co-fondatrice e Direttrice Scientifica di TriM), Hervé Barmasse (alpinista, divulgatore e testimonial di Amref Italia) e Ferdinando Cotugno (giornalista). Ha aperto l’incontro la Direttrice di Amref Italia, Roberta Rughetti.

Nel suo intervento, Hervé Barmasse ha raccontato la recente esperienza a North Horr, nel nord del Kenya, tra le zone più aride del pianeta, un viaggio che sarà raccontato in un documentario, durante il quale ha visitato le attività del progetto HEAL, realizzato grazie ai fondi dell’8xmille dell’Unione Buddhista Italiana, volto a garantire il diritto alla salute delle comunità pastorali e del loro bestiame, rafforzandone la resilienza di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici.

«A North Horr ho capito, ancora una volta, che il clima è prima di tutto una questione di equità: il cambiamento climatico colpisce molti, ma non tutti allo stesso modo. Dobbiamo creare condizioni più giuste» – prosegue Barmasse – «e parlarne in termini di equità sociale, perché è la sfida più grande che abbiamo davanti. Con il progetto HEAL ho visto concretamente cosa significa approccio One Health: la salute delle persone è strettamente legata a quella degli animali e dell’ambiente. Garantire accesso a cure, acqua, prevenzione e servizi veterinari significa costruire una giustizia climatica reale.»

«Come Unione Buddhista Italiana abbiamo scelto di sostenere il progetto HEAL Kenya con i fondi 8xmille perché rappresenta perfettamente l’importanza del prendersi cura della rete di relazioni che unisce persone, animali e ambiente» commenta Filippo Scianna, Presidente di Unione Buddhista Italiana. «Nel pensiero buddhista riconosciamo che ogni forma di vita è intrecciata alle altre: il benessere di uno dipende dal benessere di tutti. È da questa consapevolezza di interdipendenza che nasce la nostra responsabilità e la nostra compassione verso ogni essere vivente».

TriM, nell’ambito di HEAL, opera sul campo per strutturare una rete di osservatori comunitari e digitalizzare i dati raccolti dalle comunità su condizioni meteo-climatiche, ambientali e sanitarie: informazioni che alimentano sistemi di allerta precoce e orientano decisioni tempestive a livello locale, nell’ottica dell’approccio One Health. «I dati scientifici servono davvero quando si intrecciano con il sapere comunitario, empirico: solo così trasformiamo misurazioni e memorie locali in soluzioni comuni, utili e condivise, per la salute di persone, animali e ambiente» spiega Elena Cristofori. «Questa integrazione rafforza la capacità delle comunità di prepararsi in modo consapevole e preventivo e, nelle aree prive di monitoraggio strutturato, costruire serie di dati climatici condivisi offre informazioni essenziali per gestire i rischi degli eventi estremi — non solo alle comunità, ma anche a università, centri di ricerca e istituzioni».

Inserendosi in questo quadro, Ferdinando Cotugno ha offerto chiavi di lettura giornalistiche che tengono insieme crisi climatica, trasformazioni sociali e richieste di giustizia climatica provenienti dai territori, mettendo a fuoco il ruolo delle nuove generazioni e il valore di pratiche che nascono dal basso e dialogano con ricerca e cooperazione. «Entro fine secolo una persona su tre vivrà in una città africana: non possiamo capire il clima senza guardare alla demografia urbana — e al fatto che le città africane crescono a una velocità impressionante dentro un hotspot climatico. I giovani africani non chiedono compassione ma strumenti, voce e investimenti: vogliono partecipare alle decisioni che li riguardano e costruire soluzioni condivise, non solo ascoltare promesse».

Con questa partecipazione, Amref Italia riafferma l’impegno per il clima: dal rafforzamento dei servizi essenziali nelle aree più esposte agli estremi meteorologici, in vista della partecipazione di Amref a COP30 (Belém, Brasile) per portare l’esperienza maturata in Africa e promuovere soluzioni centrate sulle comunità

Scopri di più sul progetto HEAL sul sito di Amref Italia