La iZilove Foundation – che rappresenta oggi l’impegno concreto di Snaitech nei confronti della sostenibilità – sostiene un progetto di Amref Health Africa dedicato all’empowerment femminile, indirizzato alla comunità africana residente a Milano. Il progetto si occupa di prevenzione e contrasto alla violenza di genere rappresentata dalle mutilazioni genitali femminili (FGM). Le FGM sono un fenomeno tristemente molto diffuso, sul quale Amref da anni promuove un approccio di prevenzione che considera tutti gli elementi di questa realtà e mira alla formazione degli operatori, alla realizzazione di campagne di sensibilizzazione per la comunità target e per il pubblico più ampio e all’elaborazione di un modello basato sulla collaborazione intersettoriale e intercontinentale.

Oggi, la lotta per contrastare la violenza di genere è più attuale che mai: a causa della pandemia di COVID-19, un numero sempre più elevato di donne e ragazze in tutto il mondo sono a rischio di violenza di genere (GBV). La violenza di genere comprende abusi fisici, sessuali, verbali, emotivi e psicologici, ma anche privazioni economiche o educative.

Una donna su tre, in tutto il mondo, ha subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale nella propria vita. Nel mondo, 200 milioni di donne e bambine hanno subito mutilazioni genitali femminili (FGM); tra le vittime, 44 milioni sono bambine fino a 14 anni, e 3,9 milioni di ragazze sono a rischio ogni anno. Ogni anno, 2 milioni di ragazze di età inferiore ai 18 anni si sposano nell'Africa sub-sahariana.

Amref lavora in Tanzania, Kenya, Etiopia, Uganda, Malawi e Senegal, per contrastare il fenomeno della violenza di genere attraverso azioni di prevenzione, empowerment, protezione e politiche integrate. Amref opera anche in Italia per contrastare questi fenomeni tra le comunità di origine straniera. Le FGM riguardano infatti più di 500.000 donne e ragazze in Europa e 80.000 in Italia.

Le FGM sono un ecosistema complesso che include diverse sfere – sanitaria, sociale, psicologica, legale, identitaria, culturale – e il progetto intende creare ponti tra competenze complementari per offrire risposte appropriate ad un fenomeno crescente. Il progetto è strutturato sull’approccio delle 4 P della Convenzione di Istanbul: Prevenzione, Protezione, Perseguimento legale, Politiche integrate.

I beneficiari del progetto saranno circa 350 persone delle comunità migranti di Milano coinvolte nelle attività di sensibilizzazione ed empowerment; gli operatori coinvolti nella formazione (25), che includono medici di base, operatori sanitari dei consultori, ginecologi, ostetriche, infermieri, psicologi, pediatri, mediatori, operatori delle forze dell’ordine, operatori legali, operatori centri di accoglienza, insegnanti; la diaspora africana a Milano; la popolazione italiana raggiunta dai canali informativi (2 milioni di persone), e gli stakeholder tecnici coinvolti nelle attività di advocacy.

Combattiamo la lotta alle mutilazioni genitali femminili affinché i diritti delle donne e delle bambine siano riconosciuti e garantiti universalmente.