Ogni anno, circa 88,6 miliardi di dollari, equivalenti al 3,7% del PIL africano, lascia il continente come fuga di capitali illecita (IFF), secondo il rapporto sullo sviluppo economico in Africa 2020 dell’UNCTAD.

“Questi flussi finanziari illeciti derubano l’Africa e la sua gente delle loro prospettive, minando la trasparenza e la responsabilità ed erodendo la fiducia nelle istituzioni africane”, ha dichiarato Mukhisa Kituyi, segretario generale dell’UNCTAD. Questi flussi includono fughe di capitali illecite, pratiche fiscali e commerciali come fatturazione errata di spedizioni commerciali e attività criminali come mercati illegali, corruzione o furto.

Tra il 2000 e il 2015, l’IFF dall’Africa è stata di 836 miliardi di dollari. Tenendo presente lo stock di debito estero totale dell’Africa di 770 miliardi di dollari nel 2018, questo rende l’Africa un “creditore netto per il mondo”, afferma il rapporto.

Sebbene gli studi e le stime sulla fuga di capitali illecita siano ampie, è possibile che venga sottovalutato il problema e il suo impatto. Infatti, questo fenomeno rappresenta una forte minaccia per la capacità produttiva e le prospettive dell’Africa in relazione al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Ad esempio, il rapporto rivela che, nei Paesi africani con fughe di capitali illecite elevate, i governi spendono il 25% in meno in ambito sanitario e il 58% in meno per l’istruzione, rispetto ai paesi con IFF basse. Poiché le donne e le ragazze hanno spesso un accesso minore alla salute e all’istruzione, risentono maggiormente degli effetti fiscali negativi degli IFF.

Affrontare il fenomeno delle IFF equivarrebbe ad un aumento esponenziale di capitale utile a finanziare investimenti nel campo delle infrastrutture, dell’istruzione, della salute e della capacità produttiva. In Sierra Leone, per esempio –uno dei Paesi con il più alto tasso di mortalità sotto i cinque anni (105 per 1.000 nati vivi nel 2018) – frenare la fuga di capitali e investire una quota costante dei ricavi nella salute pubblica potrebbe salvare la vita ad altri 2.322 bambini, dei 258.000 nati nel Paese ogni anno.

Il rapporto mostra inoltre che frenare la fuga illecita di capitali potrebbe generare capitale sufficiente, entro il 2030, per finanziare quasi il 50% dei 2,4 trilioni di dollari necessari ai Paesi dell’Africa Subsahariana per l’adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici.

Affrontare le IFF richiede un’azione internazionale. Le soluzioni al problema devono coinvolgere la cooperazione fiscale internazionale e le misure anticorruzione. La comunità internazionale dovrebbe dedicare maggiori risorse alle fughe di capitali illecite, compreso il rafforzamento delle capacità per le autorità fiscali e doganali nei Paesi in via di sviluppo.