“La velocità e la portata della terza ondata africana non hanno precedenti”, ha dichiarato Matshidiso Moeti, Direttore Regionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’Africa. Il COVID-19 si sta infatti diffondendo nel continente a un ritmo da record: da sei settimane consecutive, i contagi salgono, crescendo di un quarto ogni 7 giorni, mentre i decessi hanno subito un aumento del 15% in 38 paesi africani.

L’Uganda, che ad oggi conta 81.034 casi di COVID-19, “ha visto una crescita esponenziale del pericolo negli ultimi 3 mesi, con una media che supera i 1.000 casi giornalieri, ha dichiarato il Dott. Patrick Kagurusi, Country Director di Amref Health Africa in Uganda. “È anche probabile che i numeri della pandemia da COVID-19 siano sottostimanti, in Uganda come in numerosi Paesi africani. Ciò che tuttavia sappiamo è che circa la metà dei casi e dei decessi segnalati da marzo 2020 ad oggi, nel Paese, sono stati rilevati nel periodo tra aprile 2021 e giugno 2021”.

“L’Uganda sta inoltre affrontando una grave carenza di ossigeno e un sovraccarico degli ospedali senza precedenti; due fattori che rendono l’assistenza clinica molto impegnativa e provocano un alto numero di decessi altrimenti prevenibili”, ha aggiunto il Dott. Kagurusi.

Il Paese ha, ad oggi, ricevuto circa 1 milione di dosi di vaccino AstraZeneca, e ne ha somministrate circa 800.000. Tuttavia, per raggiungere l’immunità di gregge, l’Uganda necessiterebbe di circa 20 milioni di dosi.

“Inoltre, purtroppo, il COVID-19 porta con sé una serie di implicazioni. Tra queste, il COVID-19 ha avuto una grave influenza sulla disuguaglianza e sulla violenza di genere. La chiusura di oltre un anno delle scuole, notoriamente struttura di protezione per le bambine, ha infatti rappresentato per le loro un ulteriore fattore di rischio, levando loro un sistema di protezione dalle mutilazioni genitali femminili e dai matrimoni e gravidanze precoci. In molte famiglie, formate in media da 2 genitori e 5 figli/e, tutte le figlie femmine sono o sono state contemporaneamente gravide negli ultimi 15 mesi. Non sono coincidenze”, ha spiegato il Dott. Kagurusi.

Il Dott. Kagurusi ha personalmente subito 11 perdite legate al COVID-19, tra amici e conoscenti. Molte di queste, legate alla mancanza di ossigeno e al sovraccarico degli ospedali. Il Dott. Kagurusi e l’intera famiglia di Amref Health Africa hanno inoltre recentemente perso un membro dello staff ugandese. “Sono triste, spaventato e addolorato. Tutti dovrebbero avere il diritto alla vita e alle cure mediche. Mi rattrista anche la consapevolezza che nessuna famiglia ugandese è esente da questo inferno, in maniera diretta o indiretta”.