Amref in Italia è la prima organizzazione ad aver puntato su una comunicazione positiva dell’Africa, superando gli stereotipi che la vedono come una terra inerme e priva di prospettive.

Reframe Africa è il nostro impegno per una conoscenza nuova, vera e completa di un continente dalle mille sfaccettature.

Con il nostro lavoro ci rivolgiamo a tutti per parlare anche a quella parte di popolazione che a volte, senza nemmeno rendersene conto discrimina, isola, stereotipizza.

Oltre gli stereotipi e il razzismo

Al fianco degli afrodiscendenti in Italia

Decalogo per una corretta informazione sull’Africa

  • 1. L’Africa non è un Paese
    L'Africa è un continente con 54 Stati. Rispettare e rendere conto della complessità di un continente è sicuramente difficile ma stimolante. Bisogna contestualizzare il più possibile le informazioni quando si parla di Africa.
  • 2. L’Africa non è Povera
    Lo stereotipo della povertà africana impedisce di conoscere le diverse sfaccettature del cammino attuale e futuro dei Paesi di questo continente.
  • 3. La cultura africana merita rispetto
    Conviene evitare di veicolare gli stereotipi: le religioni africane non sono credenze.
  • 4. Colonialismo? Una breve parentesi della storia millenaria africana
    Dopo l'Egitto Antico, i popoli africani hanno creato altre grandi civiltà. Conoscere la storia dell'Africa nella sua diversità e ampiezza temporale è un primo passo per migliorare il racconto del continente.
  • 5. Raccontare le eccellenze africane
    L'Africa non è solo immigrazione. In Africa non ci sono solo dittatori, corruzioni e malattia. La società civile africana è infatti sempre in movimento. Giovani e artisti esplodono di creatività anche se non sempre sostenuti dai governi locali.
  • 6. Un freno all'eurocentrismo?
    Gli opinionisti africani offrono commenti e analisi sulla base di una sensibilità di chi vive direttamente i fatti. Alcune grandi reti di comunicazione internazionale come la francese Tv5 o l’inglese Bbc, stanno infatti rinforzando le loro squadre di reporters ed analisti con professionisti africani scelti localmente.
  • 7. I bambini africani non sono merci in vendita
    Le immagini dei bambini pubblicate per colpire alla pancia spesso e volentieri violano le norme giornalistiche, in particolare la Carta di Treviso del 5/10/1990 che condanna questo tipo di comportamenti.
  • 8. Attenzione alle fake news sull’Africa
    Nel gennaio 2016 è stata, ad esempio, diffusa a livello internazionale, senza opportune verifiche, la falsa notizia secondo cui il governo eritreo avrebbe deciso di legalizzare la poligamia costringendo gli uomini a sposarsi almeno con due donne.
  • 9. Le immagini e la rappresentazione dei migranti
    Cinesi, giapponesi, coreani, indiani, africani, arabi sono anche loro immigrati con tratti diversamente visibili. Associare indiscriminatamente le comunicazioni / articoli sull’immigrazione alle persone di pelle nera è una forzatura.
  • 10. Afrodiscendenti un altro modo di chiamare le seconde generazioni
    Negli ultimi anni è stato molto utilizzato seconde generazioni per denominare i giovani di origini straniere nati o cresciuti in Italia. Cresce anche l’utilizzo della combinazione afro-italiani per denominare i giovani neri di origine africana. All’interno delle comunità africane sta tuttavia affermandosi l’utilizzo del termine afrodiscendente.
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