

Reset Plus II vuole contribuire alla resilienza delle comunità vulnerabili etiopi attraverso la pianificazione familiare, la parità di genere e la diminuzione della pressione demografica.
Il contesto
Il progetto interviene in alcune delle regioni più povere e densamente popolate dell’Etiopia, dove si registrano tassi di malnutrizione infantile e mortalità neonatale e infantile superiori alla media nazionale.
Gli obiettivi del progetto
Il progetto si propone di aumentare l'empowerment di giovani e donne, migliorando l'accesso alle opportunità socio-economiche e promuovendo l'uguaglianza di genere e a sensibilizzare la comunità riguardo il legame tra pianificazione familiare, resilienza, salute sessuale e riproduttiva ed equità di genere.
Inoltre, punta a migliorare l'accesso a servizi di pianificazione familiare e salute sessuale, rafforzando i servizi locali e integrandoli nelle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici. Infine, si intende rafforzare il ruolo della pianificazione familiare nelle politiche locali e nazionali, con particolare attenzione alla resilienza sociale ed economica.
Le attività previste
- Sensibilizzazione di associazioni di agricoltori per assicurare l'impegno maschile nelle questioni di salute sessuale e riproduttiva. Tradizionalmente, gli uomini rivestono i ruoli decisionali a livello domestico, nelle strutture di governo della comunità, locali e nazionali, mentre le donne svolgono ruoli più passivi legati alla sfera familiare. Gli stereotipi culturali e le norme di genere possono influenzare gli accordi decisionali, l'accesso al potere, alle risorse e alla partecipazione pubblica.
- Rafforzamento delle capacità tecniche e manageriali di 50 gruppi di donne e mamme su risparmi e prestiti, in modo che siano in grado di costruire le proprie basi finanziarie e promuovere lo spirito imprenditoriale nelle comunità, garantendo nel lungo periodo la resilienza economica delle famiglie e migliorando l’autosufficienza delle donne.
- Creazione di 20 punti vendita commerciali per distribuire preservativi di marca tra le comunità. Due terzi dei punti commerciali saranno situati nelle città principali, mentre gli altri saranno distribuiti nelle aree rurali del progetto.
- Sensibilizzazione della comunità attraverso 288 “Bazar della Salute" situati in 48 strutture sanitarie: qui saranno diffusi messaggi di educazione sanitaria, saranno condivise esperienze, eseguiti controlli sanitari e integrati altri servizi come la donazione di sangue. I Bazar della Salute saranno colorati e visibili.
- Coinvolgimento di 32 gruppi di ascoltatori radiofonici per diffondere più a larga scala le informazioni sulla salute sessuale. Contestualmente, verranno acquistate 32 radio solari, per garantire l’accesso all’informazione anche nelle zone più remote e isolate.
- Organizzazione di 6 campagne di sensibilizzazione a livello nazionale attraverso i media digitali, focalizzandosi sulla pianificazione familiare, la salute sessuale e riproduttiva e l’uguaglianza di genere, utilizzando anche piattaforme digitali per raggiungere un pubblico giovane e dinamico.
- Sviluppo delle capacità di 96 operatori sanitari delle strutture sanitarie e di 320 operatori di comunità attraverso formazioni sulla pianificazione familiare completa, sui servizi per i giovani, sulla qualità delle cure e sulle capacità di supervisione. La formazione avverrà tramite lezioni frontali e virtuali sulla piattaforma LEAP.
- Conduzione di 128 uscite in clinica mobile per raggiungere le comunità remote, escluse dai servizi a causa della condizione di forte inaccessibilità. Gli operatori erogheranno in loco servizi integrati di salute sessuale, come lo screening di malattie sessualmente trasmissibili o le visite prenatali. Gli operatori saranno dotati di zaini con materiali di consumo e attrezzature mediche di base (un ecografo portatile con immagini ad alta qualità, un doppler fetale, un monitor digitale per la pressione sanguigna e il battito cardiaco, un monitor per la respirazione automatica dei bambini).
- Integrazione dei servizi di pianificazione familiare con gli altri servizi delle strutture sanitarie, come per esempio, quando una donna si presenta per l'immunizzazione del suo bambino, sfruttare l’occasione per informarla sulla pianificazione familiare e sui servizi appropriati.
- Istituzione di una linea telefonica dedicata all’informazione su questioni di salute sessuale riproduttiva. Si prevedono circa 5.000 chiamate al giorno da donne e giovani, garantendo un canale di comunicazione gratuito e anonimo per le esigenze di salute riproduttiva.
- Garanzia della disponibilità di preservativi maschili, pillole contraccettive orali, contraccettivi iniettabili e contraccettivi d'emergenza presso le cliniche e farmacie locali, per assicurare che i servizi siano facilmente accessibili e sempre disponibili.
Destinatari dell'intervento
- 50.000 giovani adolescenti
- 57.600 adulti
- 600 operatori di comunità (che gestiscono l’informazione a livello di villaggio e supportano le attività educative)
- 12.000 operatori sanitari (locali e di struttura)
- 915.000 persone delle zone di intervento