
L’Africa è mediata - raccontata a noi - non solo dai mezzi di comunicazione, ma anche da tantissimi altri canali. Uno di quelli che in questi giorni è balzato all’attenzione di tutti è quello dei libri di testo per le scuole primarie. Due casi, ci auguriamo, circoscritti, cui gli editori porranno rimedio. Errori che necessitano scuse e ristampe, almeno. Due errori che richiedono a tutti noi di continuare a vigilare su una corretta comunicazione delle diversità. Che faccia tesoro di una realtà italiana fortemente cambiata, dove i bambini di origine straniera sono integrati ed abilissimi nel parlare l’italiano. Dove il tema della diversità sfocia spesso in episodi di razzismo e xenofobia.
È in questo contesto che non si può non adottare una costante attenzione sui risvolti di un’azione autoriale, come quella per esempio dell’accostare il colore della pelle alla sporcizia. Questi errori contribuiscono a creare, nelle nuove generazioni, la sensazione di differenza e lontananza tra esseri umani.
La vera differenza, quella arricchente, nasce dalle diversità individuali, date da talenti, caratteri e non colori o origini. Si aggiunga a ciò il fatto che i bambini sono spesso scevri di categorie e pregiudizi. Dovremmo “allenarli” verso quella direzione.
A noi - da organizzazione africana - sta a cuore la percezione dell’Africa in Italia. Dal 2019 infatti ci siamo impegnati - attraverso la competenza di Osservatorio di Pavia - ad analizzare come i media rappresentassero l’Africa. Lo abbiamo fatto andando a studiare anche le fiction. Nel 2021 torneremo con il nostro dossier Africa Mediata e, possiamo anticipare, che ci concentreremo su un mondo che vede protagonisti proprio i bambini. Consapevoli che il nostro Paese è ricco di grandi autori e editori, fiduciosi che i casi emersi siano frutto di errori di grave superficialità, rivolgiamo a quel mondo un messaggio. Continuiamo a scrivere insieme una bella storia, per i nostri bambini e per una società in cui l’attenzione alle diversità - non solo riguardanti l’Africa - possa essere la base del rispetto di ogni vita umana e di una società che ripudi ogni forma di intolleranza.