“È più pericoloso essere una donna che un soldato".
Questa frase fu pronunciata più di dieci anni fa da Mavis Matladi, presidente della Conferenza delle donne del Parlamento panafricano, per denunciare il peso che la disparità di genere aveva nel continente africano.
In questi anni molto è cambiato, ma troppe cose sono rimaste uguali.
Disuguaglianza di genere in Africa e salute: i numeri e gli ostacoli da superare
Accesso all’istruzione, opportunità economiche, leadership: sono diversi i progressi fatti per migliorare la condizione delle donne e delle ragazze.
Sforzi non ancora sufficienti.
Basti pensare che:
- nel continente africano si registra il 66% dei casi di mortalità materna;
- le donne e le ragazze africane hanno il doppio delle probabilità rispetto ai ragazzi di non ricevere un'istruzione formale;
- circa il 63% delle donne estremamente povere del mondo vive nell'Africa subsahariana. Molte di loro non ha accesso a servizi sanitari essenziali.
Gran parte di questa situazione è stata determinata da norme socio-culturali orientate all'applicazione di strutture patriarcali che tradizionalmente hanno sottomesso le donne e negato loro l'accesso agli stessi diritti degli uomini.
Uguaglianza di genere, leadership e salute
Le stesse strutture impediscono alle donne di raggiungere posizioni di leadership, in gran parte riservate agli uomini, nonostante la presenza di numerose donne qualificate nel continente.
La stessa cosa accade per le decisioni in materia di salute, prese troppo spesso senza il contributo delle donne, anche quando le questioni in gioco le riguardano direttamente, come nel caso della salute materna e riproduttiva.
Sarebbe ingiusto e semplicistico incolpare un solo genere per la perdita di milioni di vite a causa di malattie infettive e non trasmissibili, servizi sanitari di scarsa qualità e mancanza di accesso alle cure essenziali, ma esiste una correlazione diretta tra i risultati sanitari dell'Africa e la sua leadership sanitaria.
Se consideriamo che la maggior parte delle posizioni di leadership nel settore sanitario sono occupate da uomini e che quasi tutte le decisioni che influenzano la resilienza e la capacità di risposta dei nostri sistemi sanitari sono prese da uomini, si potrebbe giustamente affermare che la leadership sanitaria dell'Africa è stata - e continua a essere - un fattore determinante per la (in)capacità del continente di raggiungere la salute per tutti.
Una leadership che non è rappresentativa delle persone a cui si rivolge, sia che si tratti di etnie, di genere o di condizioni socio-economiche, non potrà affrontare le sfide che ci impediscono di garantire il più alto livello di salute per tutti.
Dobbiamo re-immaginare il volto della leadership sanitaria se vogliamo ricostruire i nostri sistemi sanitari e dotarli degli strumenti necessari per raggiungere e sostenere la copertura sanitaria universale.
Ponendo i bisogni delle donne al centro della progettazione e dell'erogazione dei servizi sanitari e dando loro voce e potere nelle decisioni che riguardano la sanità pubblica possiamo fare importanti passi in avanti verso l'equità di genere e dare impulso al cammino dell'Africa verso la copertura sanitaria universale.
In questo modo, permetteremmo alle donne non solo di ricevere servizi sanitari migliori, ma anche di guidare i nostri sistemi sanitari per soddisfare le nostre esigenze e resistere a futuri shock sanitari.
Questo non vuol dire sminuire il contributo della leadership maschile. È semplicemente necessaria una rappresentanza equilibrata, che includa le donne e altri gruppi non rappresentati.
Escludendo gruppi chiave dal processo decisionale non riusciamo a beneficiare della conoscenza e della saggezza fornite dalle loro esperienze vissute.
Il cambiamento è a portata di mano
Il raggiungimento della salute per tutti è a portata di mano, ma richiede un cambiamento sismico nella leadership per creare e implementare soluzioni unicamente africane alle sfide che dobbiamo affrontare in questo continente.
L'Africa è matura per questo cambiamento. È davvero entusiasmante vedere che questa agenda è guidata da leader dello sviluppo come Amref Health Africa attraverso la conferenza internazionale AHAIC2023, che fornirà una piattaforma per il dibattito sull'equità di genere, la leadership sanitaria e il ruolo delle donne nella salute.
Coinvolgendo le donne a tutti i livelli e lavorando insieme per promuovere una leadership inclusiva che tenga conto dei bisogni dei più vulnerabili, possiamo raggiungere gli obiettivi che per troppo tempo ci sono sfuggiti.
In questo modo possiamo fare dell'Africa un continente in cui le donne e le ragazze non cercano semplicemente di sopravvivere, ma in cui migliorano la propria condizione di vita accanto agli uomini e ai ragazzi.
Autori: Norah Obudho, Direttrice dell’istituto Health Integration and East Africa, WomenLift Health; Florence Temu, Country Director, Amref Health Africa in Tanzania