Premio TV al video realizzato da Andrea Lattanzi, sulla storia delle giovani atlete della Pallamano Cellini di Padova. Il giornalista di Repubblica Tv ha ricevuto il Premio Natale Ucsi, alla sua 28a edizione, presso la sala Arazzi del Comune di Verona, sabato 17 dicembre 2022. La storia della squadra era stata presentata a maggio da Amref Italia al Coni, in occasione della presentazione del Terzo Rapporto Africa MEDIAta. Rapporto curato da Osservatorio di Pavia, per Amref, che raccontava così la storia: "Un dirigente illuminato, che cresce a pane e dignità le sue ragazze. Un allenatore partito dal Marocco per la Francia come giocatore e arrivato poi in Italia, provando sulla sua pelle il significato della discriminazione. Tante giovanissime ragazze afrodiscendenti nella squadra A.S.D. Pallamano B. Cellini di Padova. Alcune protagoniste della Nazionale Italiana".

Secondo la giuria di giornalisti che ha selezionato i lavori in concorso, il servizio di Lattanzi ha meritato il premio poiché in grado di disvelare "una storia di successo sportivo e umano raccontata con partecipazione, nel segno dell’integrazione sociale, della valorizzazione dei talenti e dell’aiuto". A ritirare il premio - nato "per dare visibilità e riconoscimento alle buone notizie e al giornalismo che le sa raccontare", e sostenuto, fra gli altri da Fondazione Cattolica, Fondazione Banca Popolare di Verona, dalla Conferenza Episcopale del Triveneto (CET) e dal Comune di Verona - oltre al gioralista il dirigente Mauro Marchionni e alcune giovani atlete.

"Complimenti ad Andrea e a Repubblica, ma complimenti soprattutto a Mauro e alle ragazze della Cellini" afferma Paola Crestani, Presidente di Amref Italia "sono un esempio limpidissimo di lotta al razzismo, di integrazione, di una società che vorremmo. Una società che già c'è, ma che forse guardiamo e valorizziamo molto poco. Non potremmo scordare mai le parole delle compagne di squadra della Cellini, che nel ricordare gli episodi di discriminazione, si ergono a difesa delle atlete ferite. Non potremmo dimenticare mai la dignità e la forza di queste ragazze. Non se le dimentichi l'Italia, non se ne dimentichi lo sport. La lotta per una società che si prenda cura dei suoi giovani afrodiscendenti è lunga, ma storie come queste ci aiutano a fare dei passi in avanti".