"Mi sveglio ogni giorno con la speranza che mio marito mi guardi e sorrida, ma questo è solo un sogno".

Juliet sembra molto più grande della sua età. Ha 33 anni e 4 figlie che hanno bisogno di cure e attenzioni, nonostante suo marito.

"È sempre irascibile. Ad ogni minimo problema esplode e si scaglia contro di me. Quando beve, picchia le nostre figlie, urla, è fuori di sé. Dice di essere stanco di una casa piena di donne" racconta.

"Il suo problema principale è che non sono riuscita a dargli un figlio maschio. Ha quindi deciso che finché non ne partorirò uno non comprerà il cibo, non pagherà l'affitto e non si preoccuperò per la salute e l’istruzione delle nostre figlie".

Nella tragedia familiare di Juliet l'aiuto di Amref è una speranza di riscatto, ma soprattutto la prima concreta forma di aiuto contro la violenza domestica che è costretta a subire.

Grazie ad Amref, Juliet ha seguito un corso di artigianato domestico: ha imparato a realizzare degli oggetti che vende generando un piccolo, ma fondamentale reddito.

Ha anche ottenuto un prestito per iniziare a vendere ortaggi dalla veranda di casa.

"Grazie a questo aiuto posso dare da mangiare alle mie figlie, soddisfare i nostri bisogni di base".

Juliet sta imparando a rialzarsi.

Ha ricevuto le cure necessarie dopo che suo marito l'aveva picchiata così forte da sfigurarle il volto.

L'equipe medica sta cercando di costruire un dialogo anche con lui.

"Le mie figlie non vedono l’ora di andare a scuola. Per loro è un modo per restare lontane da casa durante il giorno. Una protezione. Risparmio ogni centesimo per garantire loro gli studi. Non è facile, ma è la loro salvezza".