Il Progetto DiMMi nasce nel 2012 in Toscana e in tutti questi anni si è proposto di fare del racconto di sé uno strumento di conoscenza e dialogo con l’altro per scardinare i pregiudizi e i fenomeni di intolleranza.

DiMMi nasce con l'obiettivo di promuovere tra la cittadinanza una nuova narrazione della migrazione fondata sulle storie raccontate direttamente dai migranti.

Dare voce a chi non ha voce con il progetto DiMMi diventa un modo per favorire una corretta informazione e la comprensione di esperienze, vissuti e aspirazioni diverse, contrastando i discorsi di odio e la xenofobia nelle scuole, nelle piazze, tra di noi.

L'idea di costituire un fondo di raccolta di storie migranti non è stata semplice da realizzare ma ci siamo serviti dell'esperienza dell'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano che da anni lavora per valorizzare le storie e gli scritti della gente comune, per far comprendere come le storie private, sofferte dei migranti che hanno scelto o sono stati costretti ad arrivare in Italia possano alimentare e diventare parte integrante della costruzione di una memoria collettiva che appartenga a tutti i cittadini.

Cosa abbiamo fatto

  • 24 laboratori realizzati nelle scuole.
  • 1 unità didattica prodotta e utilizzata da 20 classi.
  • 2 human libraries realizzate a Pontedera e Padova e 7 eventi di presentazione del progetto.
  • 66 storie raccolte a livello nazionale per l'edizione 2021 del Concorso DiMMi.
  • 2 commissioni di lettura a Pontedera e Padova e 1 commissione di lettura di studenti presso l'Istituto Marchesi di Padova.
Grazie al sostegno di:
Le schede di presentazione del progetto: