Investire nell’istruzione e nella salute dei bambini per il futuro dell’Africa

La scuola elementare Thethesa è una scuola pubblica nella contea di Kilifi, in Kenya. La scuola è stata avviata nel 2015 ed è attualmente frequentata da 400 alunni: 205 ragazzi e 195 ragazze. La scuola ha anche un asilo nido che ospita 89 bambini. Il motto della scuola è “Disciplina per il successo”.

A fine settembre, la scuola primaria di Thethesa è stata dotata di quattro aule e sei latrine, un sistema di raccolta dell’acqua piovana con un serbatoio d’acqua da 16.000 litri e dieci stazioni lavamani portatili: un risultato stupefacente che è stato celebrato insieme ai bambini e ai genitori della scuola.

Era una mattina molto calda, e i genitori della scuola elementare di Thethesa si scambiavano allegramente convenevoli in previsione di ciò che sarebbe accaduto. Donne avvolte in coloratissimi kanga africani, uomini coperti da vestiti puliti e ben stirati. Alcuni erano intenti a riflettere su questioni politiche, altri sedevano in silenzio in profondi pensieri, aspettando pazientemente che si formasse un quorum prima che la riunione potesse iniziare.

La maggior parte dei genitori della scuola di Thethesa sono agricoltori stagionali in balia di strani modelli meteorologici causati dai cambiamenti climatici, che integrano il loro reddito facendo affari su piccola scala, spesso facendo affidamento sul sostegno di un figlio o di una figlia, o se tutto fallisce, lavorando nelle dure miniere di sale sotto il calore rovente.

In questo scenario, l’istruzione primaria è centrale. Ufficialmente è gratuita, ma cronicamente sottofinanziata da quando i principali donatori si sono ritirati dalla fase pilota iniziale. I presidi, per legge, devono ammettere gli alunni che cercano un’istruzione presso il loro istituto, nonostante le poche classi e una piccola quantità di insegnanti già oberati di lavoro che sono ancora tenuti a fornire risultati esemplari alla fine di ogni anno accademico, ancorati al rendimento del tanto temuto esame KCPE (Kenya Certificate of Primary Education).

Quindi, i dirigenti scolastici devono assumere insegnanti aggiuntivi, acquistare una serie di esami e test richiesti dal Ministero dell’Istruzione all’inizio, a metà e alla fine del trimestre scolastico, pagare i sorveglianti scolastici e organizzare convegni trimestrali e attività extrascolastiche. È travolgente.

L’infrastruttura scolastica porta con sé una serie di forti preoccupazioni a causa del suo costo elevato. Spesso si impiegano anni perché una comunità scolastica riesca ad istituire una serie di aule permanenti, e mentre alcuni genitori trasferiscono i figli in scuole molto lontane, la maggioranza soffre. La famiglia media guadagna circa 2 euro al giorno, con più di quattro bocche da sfamare e altre esigenze in competizione. Contribuire alle spese di un’aula da 10.000 euro è semplicemente fuori dalla loro portata.

“Oggi sono venuto con un messaggio di speranza. La scuola primaria di Thethesa è stata dotata di quattro aule…” dichiara Joseph Mwakombe, Operatore di Amref Health Africa, interrotto da applausi e grida di gioia, “e sei latrine: 4 per le ragazze e 2 per i ragazzi. Un sistema di raccolta dell’acqua piovana con un serbatoio dell’acqua da 16.000 litri e dieci stazioni lavamani portatili. Oltre a tutto ciò, i nostri figli avranno una nutriente mensa scolastica a base di riso e fagioli per un intero trimestre”.

“Vorrei inoltre sottolineare che oggi abbiamo registrato la più alta partecipazione dei genitori finora”, ha aggiunto la segretaria della scuola, accompagnata da un altro vigoroso applauso.

L’aria è piena di speranza. I membri selezionati del comitato scolastico si alzano uno per uno e pronunciano potenti discorsi di ringraziamento e sostegno, di speranza per un futuro più luminoso e di profondo apprezzamento per il dono d’amore dei donatori che, nonostante la distanza fisica, si preoccupano profondamente del benessere dei bambini del villaggio di Thethesa.

“Dobbiamo lavorare insieme. I nostri figli hanno bisogno di documenti accademici per occupare posti di lavoro nel Governo della contea. Altre regioni sono impegnate nell’educazione dei propri figli, non lasciamoci indietro. Voglio assicurarvi che Amref non fa promesse vuote, l’abbiamo visto tutti. Entro settembre di quest’anno avremo le 4 aule, 6 bagni e 10 lavamani, oltre al cibo. Posso garantire che manterranno le loro promesse”. Queste le parole pronunciate a luglio da Eunice Kadzo, Preside della scuola primaria Thethesa.

I bambini sono i tedofori di un futuro migliore, per l’Africa e per il resto del mondo. Investendo nell’istruzione e nella salute dei bambini della comunità di Thethesa, stiamo investendo nel futuro del villaggio, del Paese e del continente, e stiamo dando loro la possibilità di vivere un domani degno di essere chiamato futuro.