La diseguaglianza tra diverse parti del mondo passa anche attraverso il cibo: chi ne produce troppo e lo spreca, chi non ne ha nemmeno per sopravvivere.

Per contribuire alla crescita di un bambino tra i 6 e i 10 anni – secondo alcune stime - basterebbero circa 600 grammi di cibo al giorno.

La stessa quantità, all'incirca, viene sprecata in una settimana da ogni italiano (report “Il caso Italia” 2023 di Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability).

I dati sullo spreco in Italia

  • 27.2kg di cibo sprecato nel 2023
  • 75g al giorno
  • 4mln di tonnellate sprecate nella filiera

In base ai dati del Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability nelle case degli italiani ogni anno vanno sprecati circa 27,2 kg di cibo, pari a 75 grammi al giorno.

Frutta, verdura, carne e altri prodotti che avremmo dovuto conservare meglio, oppure che abbiamo comprato in eccesso e che puntualmente finiscono nella spazzatura.

Uno spreco che è ancora meno accettabile se consideriamo che, dall'altra parte del mondo, in alcuni Paesi dell'Africa subsahariana intere popolazioni vivono la più grave crisi alimentare degli ultimi decenni.

Crisi alimentare: 600 grammi al giorno di cibo possono fare la differenza

In base ai dati del Global Report on Food Crises 2023, sono 258 milioni le persone in condizioni di grave insicurezza alimentare nel mondo: un numero in crescita per il quarto anno consecutivo.

La guerra in Ucraina e i conflitti locali, la crescita dei prezzi dei carburanti e gli effetti dei cambiamenti climatici sono tra i principali fattori dell'attuale crisi alimentare, con effetti devastanti sulle comunità più fragili di alcuni Paesi dell'Africa subsahariana.

Etiopia

  • 23.6mln di persone vivono in condizioni di insicurezza alimentare
  • 4.8mln di bambini sotto i cinque anni a rischio malnutrizione
  • 882mila rifugiati e richiedenti asilo

L'insicurezza alimentare ha raggiunto livelli senza precedenti in Etiopia. Nel 2022 sono più di 23 milioni le persone colpite.

A peggiorare le condizioni sono in particolare gli effetti del cambiamento climatico.

Dall'inizio della siccità, nel 2020, sono morti quasi 7 milioni di animali, unica fonte di sostentamento di circa 600.000 famiglie: una perdita valutata oltre 1,5 miliardi di dollari.

Sud Sudan

  • 7.7mln di persone vivono in condizioni di insicurezza alimentare
  • 1.3mln di bambini sotto i cinque anni a rischio malnutrizione
  • 2.2mln di persone sfollate

Il 63% della popolazione del Sud Sudan vive in condizioni di insicurezza alimentare: il dato peggiore degli ultimi sette anni.

Questi numeri sono il frutto di fattori interconnessi: una crisi macroeconomica caratterizzata dalla debolezza della valuta locale e dalle scarse riserve valutarie, il rincaro dei prezzi dei generi alimentari, la perdita dei mezzi di sussistenza e dei raccolti nelle aree colpite da inondazioni insolitamente gravi e l'escalation della violenza locale.

Burkina Faso

  • 3.4mln di persone vivono in condizioni di insicurezza alimentare
  • 700mila bambini sotto i cinque anni a rischio malnutrizione
  • 1.8mln le persone sfollate a causa dell'instabilità politica

Oltre il 16% della popolazione del Burkina Faso vive in condizioni di insicurezza alimentare.

Il Paese nel 2022 ha visto peggiorare la sicurezza interna, soprattutto nelle aree settentrionali e orientali.

La presenza di gruppi terroristici ha ostacolato le attività agricole e ha causato grandi spostamenti di popolazione, limitando la superficie coltivata.

Kenya

  • 4.3mln di persone vivono in condizioni di insicurezza alimentare
  • 884mila bambini sotto i cinque anni a rischio malnutrizione
  • 523mila rifugiati e richiedenti asilo

Peggiorano le condizioni di insicurezza alimentare in Kenya e a soffrirne sono in particolare le comunità che vivono nelle zone aride e semi-aride del Paese.

In queste regioni le comunità hanno dovuto affrontare cinque stagioni consecutive di piogge scarse.

Alla siccità si aggiunge l'inflazione, con i prezzi dei prodotti alimentari in forte crescita a causa dell'elevata domanda nazionale e della scarsa disponibilità locale, degli alti costi del carburante e delle interruzioni delle forniture legate alla guerra in Ucraina.

Uganda

  • 2.3mln di persone vivono in condizioni di insicurezza alimentare
  • 196mila bambini sotto i cinque anni a rischio malnutrizione
  • 1.5mln di rifugiati e richiedenti asilo

Stagioni consecutive di raccolti inferiori alla media, aggravate da prezzi alimentari elevati, sono state le principali cause dell'acuta situazione di insicurezza alimentare.

I rifugiati, provenienti soprattutto dal Sud Sudan e dalla Repubblica Democratica del Congo, hanno sofferto maggiormente di insicurezza alimentare, poiché il reddito limitato e la minore capacità di far fronte alla situazione hanno esacerbato le loro vulnerabilità.