Teddy ha le mani calde e ferme. Le tiene strette a quelle tremanti e ghiacciate di una bambina di 14 anni che è stata appena violentata. Cerca così di trasmetterle tutta la sua calma e forza, ma non riesce a trattenere le lacrime.
Il suo lavoro è quello di dare un primo supporto psicologico e medico alle bambine e alle donne che hanno subito violenza nel quartiere di Kempele, uno degli slum più poveri di Kampala, la capitale dell’Uganda.
Ogni volta che Teddy incontra una ragazza abusata sa già che questo dolore le ruberà tutti i sogni.
Forse dovrà abbandonare la scuola a causa di una gravidanza precoce e dovrà trovare la forza per amare un figlio nato dalla violenza.
Violenza di genere e gravidanze precoci in Uganda: i numeri di un’emergenza sociale
In Uganda la violenza di genere è una piaga sociale che colpisce soprattutto le comunità più povere.
I numeri di questa vera e propria emergenza sono impressionanti:
- oltre la metà delle ragazze ha subito abusi sessuali prima dei 15 anni, mentre il 22% delle donne di età compresa tra i 15 e i 49 anni ha subito qualche forma di violenza sessuale.
- Durante il picco della pandemia di COVID-19 nel 2021, sono state registrate oltre 300.000 gravidanze di adolescenti in Uganda, equivalenti a più di 32.000 gravidanze adolescenziali al mese.
- Queste gravidanze non intenzionali rappresentano il 42% di tutte le gravidanze tra le adolescenti nel paese.
Gravidanze precoci: le conseguenze sulla salute delle ragazze
Le conseguenze di una gravidanza precoce per le ragazze sono devastanti.
In queste condizioni hanno un rischio maggiore di complicazioni durante la gravidanza e il parto, e sono più inclini all'isolamento sociale, con maggiori difficoltà nel mantenere relazioni sane.
Inoltre, le madri adolescenti affrontano sfide significative nel completamento del loro percorso educativo, con il 64% che non completerà nemmeno il livello di istruzione primaria.
La principale causa della violenza di genere: la povertà
La povertà rappresenta sia una conseguenza che una causa della violenza contro le donne e le ragazze.
Nelle baraccopoli della capitale dell'Uganda, i genitori hanno poco tempo da dedicare alle proprie figlie, poiché sono costretti a lavorare per portare la cena a casa.
In molti casi, inoltre, le ragazze devono usare bagni comuni, senza alcuna privacy. In queste condizioni sono ancora più vulnerabili agli abusi sessuali e ad altre forme di violenza di genere.
Il programma di Amref per proteggere le ragazze
Il Programma Amref Health Africa & Heroes For Gender Transformative Action si impegna a sostenere i diritti delle donne e delle ragazze in materia di salute sessuale e riproduttiva, lavorando per ridurre le gravidanze adolescenziali, aumentare gli intervalli tra le gravidanze e eliminare la discriminazione di genere.
Il progetto attualmente è attivo in nove distretti dell'Uganda.
Attraverso azioni concrete volte a sfidare le norme sociali e di genere inique, il programma mira a:
- Promuovere la partecipazione delle donne e delle ragazze nei processi socio-economici e politici, garantendo il rispetto e la protezione della loro salute sessuale e riproduttiva.
- Educare e responsabilizzare ragazze e ragazzi sui temi della salute, dei diritti sessuali e riproduttivi e della violenza di genere e sessuale è fondamentale.
- Potenziare i servizi relativi alla salute, ai diritti sessuali e riproduttivi, e alla prevenzione della violenza di genere e sessuale.
A questo lavoro si aggiunge la collaborazione con le istituzioni per contrastare le norme dannose e le pratiche nocive legate al genere.
In un contesto così complesso e sfidante, il lavoro di Amref e dei suoi partner è più importante che mai.
Combattere la violenza di genere in Uganda significa lavorare per un futuro migliore per tutte le donne e le ragazze del paese.