Roma, 27 ottobre - Si è svolta a Roma, presso l'Aula Magna "Agazio Menniti" dell'Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, una giornata di formazione con l'obiettivo di approfondire la conoscenza e migliorare l'assistenza alle donne straniere vittime di Mutilazioni Genitali Femminili (MGF).

Le Mutilazioni Genitali Femminili (MGF) rappresentano un vasto insieme di pratiche che consistono in interventi di incisione o rimozione totale o parziale dei genitali femminili esterni, per motivi non terapeutici. Queste pratiche vengono in genere eseguite durante la prima infanzia o l'adolescenza, a seconda dei contesti geografici e sociali.

Non sono prescritte da alcun precetto religioso e non apportano alcun beneficio; al contrario, comportano gravissimi rischi per la salute delle bambine e delle donne, sia nel breve che nel lungo periodo.

In Italia, secondo le stime più recenti, elaborate in uno studio del 2019 condotto dall'Università di Milano Bicocca e commissionato dal Dipartimento per le Pari Opportunità (dati relativi al 2018), le donne tra i 15 e i 49 anni sottoposte a MGF presenti sul territorio nazionale sono circa 87.600.

Le comunità provenienti da paesi con una prevalenza più elevata di MGF includono Nigeria, Egitto, Senegal, Etiopia, Costa d'Avorio, Somalia, Eritrea, Burkina Faso, Guinea, Mali e Sudan.

Ad aprile e maggio 2023, grazie al Progetto P-ACT[1] guidato da Amref Italia, a Roma e a Padova sono stati firmati due Protocolli di Intesa per l’avvio di reti di prevenzione e contrasto delle MGF, a cui hanno aderito Assessorati dei due Comuni, Aziende Sanitarie, Società Scientifiche, Scuole, Enti e Associazioni del terzo settore.

L'incontro organizzato lo scorso 27 Ottobre dal Centro regionale MGF dell'AO San Camillo Forlanini in collaborazione con Amref Italia, ha visto la partecipazione di Maria Giovanna Salerno, Direttrice dell'UOC Ostetricia e Ginecologia e Direttrice del Dipartimento Donna Bambino dell'Azienda.

Tra i relatori presenti, Francesca Minici, Dirigente Medico di Ginecologia e Ostetricia e Referente aziendale del Centro Regionale MGF dell'Azienda San Camillo Forlanini, ha presentato il Centro Regionale MGF, introdotto il progetto formativo e inquadrato il fenomeno nelle sue conseguenze sul piano della salute.

La Dott.ssa Giovanna Scassellati Sforzolini, Ginecologa e già Responsabile del Centro Regionale MGF ha illustrato la storia del Centro e dei progetti passati. ll Dott. Luca Mari, Dirigente Psicologo e Referente del Servizio di Psicologia dell'Azienda San Camillo Forlanini, ha esaminato gli aspetti psicologici post-MGF.

Augusta Angelucci, già Dirigente Psicologo dell'Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, ha discusso la presa in carico e l'assistenza alle pazienti con MGF, mettendo in luce cosa non dovrebbe essere fatto.

Roberta Rughetti, Vicedirettrice di Amref Italia, ha condiviso le buone prassi e gli interventi efficaci per la prevenzione e il contrasto delle MGF a partire dall’esperienza che l’organizzazione ha acquisito negli anni di attività in AfricaLaura Gentile di Amref Italia ha discusso delle reti di servizi e istituzioni coinvolte nella prevenzione e nel contrasto delle MGF in Italia e in particolare a Roma.

Questo incontro ha ribadito l'importanza della sensibilizzazione e della formazione per affrontare questa pratica dannosa, fornendo ai partecipanti strumenti e conoscenze essenziali per la prevenzione e il contrasto delle MGF, nonché per l'assistenza alle donne colpite da queste pratiche, sottolineando come sia fondamentale il coinvolgimento di operatori di diversi settori, servizi e istituzioni.


[1] finanziato dai fondi FAMI del Ministero dell’Interno