Quando “le settimane si sono trasformate in mesi, e la paura di essere infettati dal COVID-19 si è trasformata, troppo spesso, in indifferenza”, come spiega Arthur Mwai, Responsabile Raccolta Fondi WASH presso Amref Health Africa in Kenya, Amref ha tentato un nuovo approccio. Le immagini, le parole e i colori sono grandi maestri nell’orientare la memoria e i comportamenti umani, e da questa consapevolezza prendono vita i muri parlanti anti-COVID del Kenya.

“COVID-19 Response”: un progetto della Coca-Cola Foundation, in collaborazione con Amref Health Africa, nato nelle circostanze più inaspettate, ambientato negli anni più critici della storia contemporanea e portato avanti grazie all’altruismo delle persone coinvolte. Lo scorso luglio, con il supporto del Dipartimento della Sanità Pubblica della Contea, il progetto è stato avviato, ma la collaborazione tra Amref e Coca-Cola Foundation è stata instaurata molti mesi prima che i kenioti iniziassero a comprendere il nuovo termine: asintomatico.

Grazie al progetto “COVID-19 Response”, Amref e Coca-Cola Foundation hanno messo a disposizione dei dispositivi per il lavaggio delle mani – 14 stazioni in tre insediamenti informali – stanno svolgendo attività di formazione e informazione e utilizzano, per sensibilizzare le comunità, poster, volantini, immagini rappresentative e alcuni “gadget” su cui vengono stampati messaggi chiave.

Al culmine della pandemia di COVID-19, ad aprile, i Dispositivi di Protezione Individuale, le mascherine e i materiali anti-COVID scarseggiavano al punto che alcuni operatori sanitari nella sub-contea di Mvita utilizzavano una singola mascherina chirurgica – usa e getta – per un’intera settimana. Alcuni di loro sono infatti stati infettati, costringendo la clinica Mvita a chiudere per il tempo necessario.

“Le settimane si sono trasformate in mesi, con la paura di essere infettati dal COVID-19 che si è trasformata, troppo spesso, in indifferenza e in una lunga lista di domande senza risposta”
, ha dichiarato Arthur Mwai. “Quando i poster hanno iniziato ad ingiallirsi a causa del sole cocente, e le piogge hanno iniziato a prendere il sopravvento, alcune auto dotate di altoparlanti a tutto volume hanno fatto il giro dei Paesi circostanti diffondendo messaggi COVID-19”.

“A quel punto, ci siamo seduti e abbiamo deciso di intraprendere un approccio diverso, audace e difficile, ma formidabile e coinvolgente” ha continuato. Oltre ad aver coinvolto gli operatori sanitari in una serie di campagne di sensibilizzazione porta a porta, Amref ha deciso di scrivere una serie di semplici messaggi COVID-19 sui muri della comunità, condividendo un messaggio rapido ed efficace, che si diffonde oltre orecchie disinteressate.

“Questa arte murale, in un certo senso, significa per noi che non siamo stati dimenticati nella lotta contro il COVID-19” 
ha affermato Mutisya, noto anche come ‘Coach’, all’interno della sua comunità. “C’è chi si preoccupa ancora della nostra vita e della nostra salute”, ha continuato. “In qualità di Coach e mentore di molti giovani, sono orgoglioso di avere questo muro parlante in questo spazio comune, e posso confermare che anche le famiglie che vivono all’interno delle ‘case parlanti’ si sentono molto orgogliose di ospitare un messaggio così importante per la comunità.

“Serviranno come promemoria subliminali per molti mesi a venire” ha aggiunto Arthur.

“La partnership tra Amref Health Africa e la Coca-Cola Foundation ha lasciato un segno indelebile nella vita di giovani, degli operatori sanitari locali e dei membri della comunità. Abbiamo camminato mano nella mano con tutti gli abitanti della sub-contea di Mvita, uno degli epicentri COVID-19 più colpiti in Kenya, che aveva bisogno di tutto l’aiuto possibile”, ha concluso Arthur.