Nonostante sia sta debellata in gran parte dei paesi, la malaria continua a causare un numero elevato di malati e morti. Ancora oggi, in media, i decessi annuali sono 400mila, 627mila solo nel 2020.

Il 95% dei decessi di malaria si verificano in Africa.

Nel continente africano ogni 2 minuti un bambino sotto i 5 anni muore a causa di questa patologia.

A darci speranza è un vaccino che potrebbe cambiare la storia di questa malattia.

Ad oggi, più di un milione di bambini in Ghana, Kenya e Malawi hanno ricevuto almeno una dose.

Cos'è la malaria

La Malaria è una malattia infettiva causata da cinque distinti protozoi, appartenenti al genere Plasmodium, che si trasmettono all’uomo attraverso la puntura di zanzare femmine del genere Anopheles.

Questi insetti vettori possono infettarsi pungendo un individuo malato e trasmettere l'infezione ad una persona sana con una seconda puntura.

Quando una zanzara infetta punge un soggetto sano, i parassiti entrano nel sangue, migrano verso il fegato e penetrano nelle cellule del fegato, dove proliferano.

Il periodo di attiva proliferazione dura all’incirca 2-4 settimane, poi i parassiti figli fuoriescono dalle cellule epatiche, invadono il circolo sanguigno ed entrano nei globuli rossi. Ed il ciclo ricomincia.

In molte aree endemiche il parassita malarico è presente tutto l’anno, con picchi stagionali, influenzati dalle piogge e dall’umidità. Anche in uno stesso stato ci possono essere zone con incidenza di malaria diverse. 

Malaria: i numeri principali

Un bambino sotto i 5 anni muore ogni due minuti per malaria.

Nonostante sia sta debellata in gran parte dei paesi, la malaria continua a causare un numero elevato di malati e morti.

In media, i decessi annuali sono 400mila, 627mila solo nel 2020, di cui il 95% in Africa.

La mortalità per malaria si è ridotta del 47% tra 2002 e 2020, ma ultimamente si è osservato un nuovo aumento di casi e di mortalità (14 milioni di casi in più nel 2020 rispetto al 2019 con 69.000 morti aggiuntive).

Il maggior numero di casi e di morti è legato sia all’ulteriore impoverimento dei servizi sanitari periferici sia all’arrivo di zanzare dall’Asia e dal Medio Oriente resistenti ad insetticidi e difficili da diagnosticare, oltre che a plasmodi mutati, resistenti ai farmaci.

In Africa subsahariana l’alta trasmissibilità e morbosità è legata alle condizioni abitative, al sistema sanitario debole e alla scarsa adesione alla prevenzione.

Quali sono i sintomi della malaria

La malattia è caratterizzata da un periodo di incubazione di 8-14 giorni, e gli episodi di malaria possono, in un anno, verificarsi sino a 4-6 volte.

La sintomatologia varia da episodio febbrile di media entità sino a coma, disturbi respiratori, anemia severa, insufficienza renale.

Specie nei bimbi la malaria cerebrale, associata a disfunzione di altri organi, porta a morte il bambino nel 10-20% dei casi o lascia postumi invalidanti nel 25% dei casi.

La malaria contratta in gravidanza può essere causa di aborto spontaneo, morte del feto, prematurità.

Come si può prevenire e curare la malaria

Negli ultimi 20 anni sono stati evitati 1,7 miliardi di casi di malaria e 10,6 milioni di morti con le misure di prevenzione, utilizzate in zone ad alta incidenza, che sono zanzariere trattate con antiparassitario, recentemente migliorate grazie ad uso di un nuovo antiparassitario, uso di spray antiparassitario nelle case, trattamento preventivo farmacologico alle donne in gravidanza ed ai bambini in zone ad alta incidenza.

L’uso del trattamento preventivo antimalarico ha ridotto la mortalità dei bambini di oltre il 50%.

Anche una diagnosi precoce con test rapidi ed una terapia efficace con artemisina combinata con altri farmaci riducono morbosità e mortalità della malattia. 

Esiste un vaccino contro la malaria?

Nel 2019 è stato realizzato un vaccino, RTS,S/AS01, prodotto dall’azienda farmaceutica GlaxoSmithKline (GSK). È l’unico vaccino esistente, approvato a ottobre 2021, dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

Ad oggi, centinaia di migliaia di bambini nelle regioni del Kenya, Malawi e Ghana, fortemente colpite dalla malaria, stanno ricevendo il vaccino RTS,S che gli esperti sanitari celebrano come uno straordinario strumento nella lotta globale alla malattia.

Se implementato su larga scala, potrebbe salvare decine di migliaia di vite ogni anno.

Qual è l'efficacia del vaccino contro la malaria?

Il vaccino somministrato a 800.000 bambini si è dimostrato efficace prevenendo il 40% dei casi di malaria e il 30% dei casi gravi.

Su oltre 2,3 milioni di dosi somministrate gli effetti indesiderati gravi sono stati pochissimi.

Per avere effetto deve essere somministrato tre volte entro il primo anno di vita, iniziando dalla 6 settimana e poi una quarta dose a diciotto mesi. 

Modelli matematici hanno previsto che con il 72% di copertura in zone con alta e media incidenza di malaria si possono ridurre tra i 200 a 700 morti ogni 100.000 bambini tra i 2 e 10 anni, mentre se si valutano i bambini con età inferiore a 5 anni le morti evitate variano dal 10 al 28%.

Quante dosi di vaccino contro la malaria sono disponibili e in che tempi?

Il 6 ottobre 2021 l’OMS ha raccomandato l’uso del vaccino specie in Africa subsahariana ed in altre zone del mondo con alta incidenza della malattia, ma per coprire il fabbisogno di tutto il continente sono necessari 4-6 anni vista la capacità attuale di produzione del vaccino da parte della casa farmaceutica.

Dopo l’annuncio dell’OMS, GSK si è impegnata a fornire fino a 15 milioni di dosi all’anno ai Paesi in cui la malaria è considerata una malattia ‘endemica’ con una maggiorazione sul prezzo che non superi il 5% del costo di produzione

Qual è l'impatto del vaccino contro la malaria sull'economia

L’impatto della malaria sull’economia è molto importante; si stima che la perdita economica nei paesi ad alta incidenza malarica sia dell’1,3% all’anno, con una perdita di 12 miliardi di US$.

Analizzando 180 paesi tra 2000 e 2017 la riduzione di incidenza del 10% sarebbe associata ad una crescita dello 0.3% del GDP.

Il vaccino approvato dall’OMS non è solo un gigantesco passo avanti in campo sanitario: i suoi effetti potrebbero rappresentare una svolta importante per lo sviluppo globale.

Il vaccino potrebbe infatti invertire i tassi di alta mortalità infantile, un fattore che rallenta il ritmo di crescita economica in molti paesi a basso reddito.

La malaria, infatti, è considerata la ‘piaga’ dell’Africa subsahariana non solo per il numero di persone che uccide, ma anche perché la malattia è sia una conseguenza della povertà che una delle sue cause.

Il vaccino costituisce perciò una svolta importante, anche dal punto di vista sociale, soprattutto per il continente africano.

Cosa sta facendo Amref per contrastare la malaria

Nei progetti per contrastare la malaria è necessario un approccio multisettoriale, che tenga conto di acqua pulita e servizi igienici adeguati, di raccolta e processazione dell’immondizia, di come il villaggio mantenga il drenaggio dell’acqua e del rapporto con l’ambiente circostante.

Fondamentale il coinvolgimento e l’empowerment del villaggio specie delle donne. Una PHC (primary health care, ovvero assistenza sanitaria primaria) ben funzionante è il primo passo per avere un Sistema sanitario robusto. Indispensabile un finanziamento sicuro, con lavoratori sanitari per formati e fidelizzati.

Molto importante è inoltre la corretta raccolta dati per potere dimostrare come l’intervento migliori le condizioni sanitarie di tutti, sia per ottenere la fiducia dei beneficiari, sia per potere ottenere altre partnership qualificate ed altri finanziamenti per progetti futuri.

  • Dobbiamo spingere la malaria in una pagina del passato. Come è avvenuto per l’Italia, dove la malaria era ancora endemica fino a metà del secolo scorso, dobbiamo chiudere la partita con la malaria anche nei Paesi africani. Si parla da tempo di un vaccino per la malaria, siamo fiduciosi che sia la volta buona. Ancora una volta l’unica via è la scienza - il vaccino - a permetterci di progredire. Ogni minuto, un bambino muore a causa di questa malattia. Ma tale morte è prevenibile. Secondo il World Malaria Report, pubblicato dall’OMS nel 2019, tra il 2000 e il 2014 il numero di decessi per malaria è diminuito del 40% in tutto il mondo. Tuttavia, è bene non abbassare la guardia.
    Paola Crestani
    Paola Crestani Presidente di Amref Health Africa - Italia

Il nostro lavoro in Sud Sudan

Amref sta sviluppando una cosiddetta “biblioteca dei vetrini” (Malaria Slide Bank).

Le Malaria Slide Bank sono strutture di riferimento che contengono set di vetrini caratterizzati con precisione riguardo a tipologia e concentrazione del parassita, di alta qualità, rappresentanti l’intera gamma di parassiti presenti sul territorio nazionale e validati (a campione). I set di vetrini contenuti in questa sorta di biblioteca di vetrini vengono comunemente utilizzati per la formazione e la valutazione di microscopisti operanti in strutture sanitarie.

Il nostro lavoro in Kenya

Amref Health Africa, con il finanziamento del GFTAM, offre la sua esperienza tecnica, ed ha raggiunto circa 1 milione di persone con servizi di informazioni, test e terapia.

È stato inoltre rafforzato il sistema sanitario a livello comunitario. In particolare, sulla malaria è stato supportato il Community Case Management of malaria (CCMm), che ha acquisito capacità diagnostiche con kit rapidi di test diagnostici e terapie ottimizzate.

È in corso un programma iniziato nel 2019, in collaborazione con GSK, su Tubercolosi e Malaria, volto a formare operatori sanitari su diagnosi e terapia di queste malattie. Nel primo anno in Kenya sono stati formati 360 operatori sanitari, aggiornati 82 peer educator, ed avviati all’istruzione medica continua 1.816 operatori. Sono anche stati formati 327 persone con funzioni manageriali, 120 centri di salute sono stati supervisionati ed aiutati a migliorare le loro prestazioni, 1.199 volontari sanitari di comunità (CHVs) hanno ricevuto formazione su diagnosi di malaria e129 operatori di estensione della salute della comunità (CHEWs) sono stati formati per aumentare la partecipazione comunitaria alla gestione di queste 2 malattie. In Etiopia, nonostante il conflitto in atto e la distruzione di molti centri sanitari, sono stati formati 201 operatori sulla malaria, e 88 tecnici di laboratorio per una corretta diagnosi con RTD di malaria.

In Uganda

Kokono

Portatile e biodegradabile, Kokono è una culla con zanzariera progettata in Italia e costruita in Uganda per salvare la vita ai bambini dagli 0 ai 12 mesi che si trovano in condizioni di indigenza, progettata da DELAB. Il progetto è stato finanziato da Fondazione Cariplo, nel bando COOPEN, ed è stato selezionato dall’Agenzia Italiana della Cooperazione allo Sviluppo (AICS) tra le “Idee Innovative per lo Sviluppo”, ha vinto il premio ANGI – Giovani Innovatori Italiani e la menzione speciale del premio irlandese “Business Spirit Award”.

Infine...

In atto (2019-2023) un progetto che sta studiando e valutando un test molecolare semplice per la diagnosi di malaria che migliori i risultati ottenuti con RTD. Dato che ci possono essere sia falsi positivi che falsi negativi, è stato intrapreso uno studio per trovare un mezzo diagnostico più sensibile utilizzando un test diagnostico molecolare semplice, eseguibile anche in zone periferiche e leggibile con telefono cellulare (mini-db-PCR-NALFIA). Di questo metodo si sta verificando l’affidabilità in 5 diverse località con diversa endemia, diverse culture e seguendo schemi di validazione scientifica STARD.

Dal 2009, inoltre, Amref Health Africa collabora con l’Ufficio regionale dell’OMS per l’Africa (WHO-AFRO) per offrire un corso specifico (External Competency Assessment for Malaria Microscopists ECAMM) per operatori di laboratorio per diagnosi al microscopio, precedentemente condotto solo nel sud-est asiatico. Questo corso fornisce una diagnosi precisa della malaria utilizzando tre caratteristiche diagnostiche principali: rilevamento dei parassiti della malaria, identificazione delle diverse specie di malaria e determinazione della quantità di parassiti della malaria nel sangue. La diagnosi precoce della malaria è fondamentale per una corretta gestione dei casi e per ridurre malattie e decessi. 

Dal 2013, Amref ha infine un programma di formazione per operatori sanitari in tutto il continente africano. È frutto di una partnership pubblico/privato con Accenture, M-Pesa Foundation, Safaricom, Vodafone, ed il governo del Kenya che ha sviluppato un percorso di formazione ed aggiornamento dei CHW. La piattaforma Leap è regolarmente aggiornata e rafforza le capacità dei lavoratori sanitari attraverso cellulari e tablet. Utilizza la tecnologia audio e SMS per responsabilizzare, sensibilizzare o formare personale sanitario, consentendo a ogni individuo di apprendere al proprio ritmo, con i propri dispositivi mobili - cellulari o smartphone - e all'interno delle proprie comunità. Leap contribuisce a promuovere cambiamenti sanitari duraturi per le comunità nell'Africa Sub-Sahariana, aumentando e semplificando l'accesso a una formazione di qualità, tempestiva e adeguata.

FAQ redatte con la consulenza di

  • Marilena Bertini, ematologa in pensione, volontaria AMREF Torino
  • Jacopo M. Rovarini, Dott. in salute pubblica e operatore AMREF Sud Sudan