"La ragione per cui ho scelto di diventare un'ostetrica è che volevo salvare le vite di madri e bambini".

Maria (nome di fantasia) studia al Maridi Health Science Institute e coltiva i suoi sogni e le sue speranze, come tutte le donne della sua età.

Anche se è molto giovane, conosce bene gli orrori della guerra: il Sud Sudan è una nazione giovane e la sua generazione è cresciuta con l'incubo della guerra civile.

Da pochi giorni ha terminato il tirocinio presso l'ospedale di Yambio. Per migliorare il distanziamento e ridurre il rischio del contagio da Covid-19 le lezioni si sono spostate in biblioteca.

"Le persone preferiscono partorire a casa e quando si verificano delle complicazioni non c’è nessuno che possa aiutare a gestirle. Sto studiando per diventare un’ostetrica, perché voglio aiutare il mio paese".

Ogni anno al Maridi Health Science Institute formiamo nuovi assistenti medici. Quaranta di loro stanno frequentando in questi mesi in nostri corsi, hanno conosciuto i loro due nuovi tutor e la nuova infermiera scolastica.

Sono più di 800 i professionisti che in questi anni hanno terminato i loro studi in questo istituto e quasi tutti hanno deciso di restare in Sud Sudan per aiutare il proprio paese.

Gli studenti seguono un rigoroso processo di formazione che permette loro di essere preparati a svolgere circa il 70% delle attività realizzate dai dottori nelle cliniche e negli ospedali. Svolgono inoltre molte ore di laboratorio organizzate dal docente di microbiologia e un tirocinio presso l'ospedale di Yambio allo scopo di fare pratica con i pazienti e di prepararsi all’esame finale.

Il Sud Sudan, dal 2013 al 2020, è stato il teatro di una guerra civile che ha portato 7.5 milioni di abitanti ad avere bisogno di assistenza e protezione umanitaria, di cui 4.1 milioni sono bambini. Circa 400.000 persone hanno perso la vita durante il conflitto e 166.955 bambini risultano in condizioni di malnutrizione severa. La lunga guerra ha avuto e continua ad avere un profondo effetto negativo sul sistema scolastico e sulle infrastrutture. Da più di un anno è guidato da un governo di unità nazionale.