“L’acqua è un bene prezioso… non laviamocene le mani”. Sono queste le parole di uno dei tanti bambini della scuola secondaria di primo grado Riccardo Monterisi, pronunciate per ricordare a tutte e tutti noi che l’acqua è igiene, l’acqua è salute, l’acqua è vita, e diventare così ambasciatore di Amref per il diritto all’acqua. In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, Amref ha chiesto alle scuole partecipanti al programma A Scuola con Amref di riflettere insieme su quanto questo elemento, così importante per la vita di tutte e tutti noi, sia in serio pericolo.

Abbiamo chiesto direttamente alle e agli studenti dei preziosi consigli. La nostra domanda è stata: “E noi? Che possiamo fare per proteggere il valore dell’acqua?”

Alla nostra richiesta i bambini hanno risposto con entusiasmo, con video, foto, disegni, cartelloni, PowerPoint e ricerche. In molti casi hanno lavorato e prodotto le loro idee in didattica a distanza, ma nonostante tutte le difficoltà del periodo, non si sono arresi ed hanno portato avanti con Amref questo percorso di consapevolezza e sensibilizzazione.

“I bambini sono scienziati nati, esperti nell’indovinare come funziona il mondo, attraverso l’acqua verificano le idee, propongono domande e sperimentano per tentare di trovare le risposte” hanno dichiarato le insegnanti della scuola dell’infanzia Paola Biocca di Roma. E ne abbiamo avuto la conferma.

“C’era una volta un secchio che galleggiava, vuoto, sul Tevere” hanno raccontato i bambini della stessa scuola. “Ad un certo punto, dall’alto, arrivò una goccia d’acqua che finì nel secchio. I pesci, pensando che nel secchio ci fosse tanta acqua, ci saltarono dentro, ma ne trovarono solo una goccia. Si sentirono tristi e anche un po’ arrabbiati. Ad un certo, però, arrivarono dei gabbiani, che afferrarono il secchio con gli artigli, e guardandoci dentro, si accorsero che i pesci stavano male, perché mancava l’acqua. Quindi decisero di allontanarsi dalla città e di andare verso il mare; con i becchi presero i pesci e li lasciarono cadere nel mare. Così finì questa complicata storia… a lieto fine”.

“Noi bambini l’abbiamo inventata, raccontata e disegnata. Voi adulti ora dovete solo impararla”, hanno concluso i bambini della Scuola dell’infanzia Paola Biocca, di Roma. Questa poetica storia, nella sua purezza e semplicità, racconta, attraverso occhi infantili ma già consapevoli, l’importanza dell’acqua e della solidarietà.

“La nostra scuola è da sempre sensibile a problemi di natura ambientale legati anche alla problematica connessa con l’uso della risorsa acqua” ha dichiarato l’insegnante Caterina Rigante della scuola secondaria di primo grado Riccardo Monterisi. “In particolare, celebriamo ogni anno la “Giornata Mondiale dell’Acqua”, ha continuato. “Quest’anno, partendo dalla visione del cortometraggio realizzato in Kenya da Amref Health Africa dal titolo: “Qualcosa si è rotto”, abbiamo anche studiato la connessione tra scarsità di acqua e cambiamenti climatici, per arrivare a far comprendere ai ragazzi che servono cambiamenti concreti e significativi nel modo quotidiano di agire, ai fini del corretto utilizzo della risorsa acqua e nell’ottica di un futuro sostenibile. I ragazzi hanno compreso quali sono i semplici comportamenti che ognuno di noi può mettere in atto ogni giorno per risparmiare l’acqua, contribuendo così a renderla accessibile a tutti, nella consapevolezza che compiendo piccoli gesti individuali si può migliorare il futuro di tutti”. Grazie a tutti i loro suggerimenti abbiamo infatti raccolto un vademecum con i consigli da tenere ben presenti quando utilizziamo l’acqua sia in casa che a scuola.

Le 4 R dell’acqua: Rispettarla, Recuperarla, Risparmiarla e Redistribuirla:
  • Applicare un riduttore di flusso ai rubinetti e chiuderli mentre ci laviamo i denti o insaponiamo le mani
  • Scegliere una doccia veloce piuttosto che un bagno
  • Controllare che tutti i rubinetti siano sempre chiusi e aggiustare eventuali perdite
  • Cercare di non sporcare molti vestiti e usare la lavatrice a pieno carico
  • Usare meno carta (per produrre 1 foglio servono 10 litri di acqua) e preferire quella riciclata
  • Mangiare meno carne (per produrre 100 g di carne servono 1550 litri di acqua)
  • Comprare meno vestiti, meno giocattoli e non sprecare il cibo
  • Portarsi sempre dietro una borraccia
  • “Non andare a fare pipì solo perché vogliamo fare un giretto” e usare lo scarico del water più piccolo
  • Raccogliere l’acqua (piovana, climatizzatori, lavaggio verdura, acquario, cottura pasta) e riutilizzarla per innaffiare le piante la sera
  • Lavare la macchina meno spesso e con un secchio
  • Cercare di tutelare l’acqua anche nelle nostre città: pagando regolarmente i consumi, segnalando le perdite al servizio idrico, informandoci sui nostri diritti e collaborando con associazioni del territorio

“Per essere persone migliori basta poco, noi i consigli ve li abbiamo dati”, hanno concluso gli studenti della scuola secondaria di primo grado Riccardo Monterisi.

Proprio per questo vogliamo ringraziare le insegnanti, tutti i bambini, le bambine e i giovani che con passione si sono cimentati in questa ardua impresa, in particolare la IV A e la V A primaria dell’I.C. di Cambiano, la III A primaria del C.D. A. Benci di Livorno, le sezioni A, F ed E della scuola dell’infanzia Paola Biocca di Roma, le classi I, II e III della scuola Secondaria di primo grado R. Monterisi di Bisceglie, la III C della scuola primaria Rodari di Senigallia, la III D della scuola primaria dell’I.C. Montagnola di Firenze, la sezione I A Orsetti dell’I.C. Cassino I di Cassino, le classi IV A  e IV B della primaria Marconi dell'IC di Fontanafredda, le classi I A e I B dell’I.C. Isole Eolie e tutte le classi della scuola primaria Custodia di Polistena.