L'attivismo climatico è un movimento della società civile in crescita che si batte per contrastare gli effetti nefasti del cambiamento climatico, una minaccia seria per il pianeta e per l'umanità.

L'azione dei governi non è ancora sufficiente, e il ruolo delle comunità può contribuire a sensibilizzare l'opinione pubblica, diffondere buone pratiche e fare pressione per un cambiamento.

Le comunità, i giovani e le donne sono per Amref fondamentali per un'azione concreta di contrasto ai cambiamenti climatici.

Per questo ci sembrava interessante proporvi questo approfondimento sull'attivismo climatico e sulle battaglie che molti portano avanti, in modo pacifico, per sensibilizzare sulle problematiche legate al clima.

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Le diverse forme di attivismo climatico

Nel tempo si sono sviluppate diverse forme di attivismo climatico, tutte volte a raggiungere lo stesso obiettivo: sensibilizzare le popolazioni e soprattutto i governi, sulle problematiche legate al sempre crescente cambiamento climatico.

L'attivismo climatico si manifesta in molteplici forme, ciascuna con il suo specifico metodo d’azione, riflettendo la diversità delle strategie impiegate per affrontare la sfida del cambiamento climatico.

Tra le più evidenti, le manifestazioni e le proteste rappresentano forse l'espressione più diretta e visibile di questo movimento. Attraverso queste, gli attivisti cercano di attirare l'attenzione pubblica e mediatica sulla gravità dei problemi climatici, esortando i governi e le istituzioni a prendere decisioni rapide ed efficaci.

Parallelamente, il boicottaggio di prodotti e il disinvestimento da aziende considerate nocive per l'ambiente costituiscono un'azione più silenziosa ma potentemente simbolica.

Questa tattica si propone di indirizzare il flusso finanziario verso imprese sostenibili, esercitando così una pressione economica su quelle che persistono in pratiche dannose.

Le campagne di sensibilizzazione, d'altro canto, mirano a colmare un divario informativo, educando la popolazione sui rischi connessi al cambiamento climatico e sull'importanza di adottare stili di vita più sostenibili.

Attraverso informazioni accessibili e coinvolgenti, queste campagne aspirano a modificare comportamenti e abitudini a lungo termine.

Nell'era digitale, l'attivismo online ha acquisito una rilevanza senza precedenti, sfruttando la portata globale dei social media per diffondere messaggi, organizzare eventi e mobilitare un'ampia base di sostenitori.

Questo tipo di attivismo riesce a superare barriere geografiche e sociali, creando una rete di supporto e azione globale.

Infine, il lavoro di lobbying rappresenta un'azione mirata ad influenzare le politiche governative. Gli attivisti si impegnano in dialoghi con i politici, partecipano a dibattiti pubblici e presentano proposte legislative, cercando di guidare i cambiamenti normativi verso una maggiore tutela ambientale.

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Le sfide dell'attivismo climatico

L'attivismo climatico si imbatte in una serie di sfide significative che vanno oltre la mera lotta contro il cambiamento climatico, affrontando ostacoli sistemici e strutturali che ne complicano l'azione e l'efficacia.

Tra questi, lo scetticismo e il negazionismo climatico rappresentano barriere ideologiche, creando un ambiente in cui le informazioni scientifiche e le evidenze vengono messe in dubbio o apertamente rifiutate, minando così gli sforzi di sensibilizzazione e azione.

Il disinteresse pubblico è un'altra sfida rilevante, poiché nonostante l'aumento della consapevolezza, molti individui si sentono distanti dalle questioni climatiche, percependole come remote o secondarie rispetto ad altre preoccupazioni quotidiane. Questa apatia complica il compito di mobilitare una risposta collettiva e incisiva.

Inoltre, la repressione delle proteste da parte dei governi emerge come una delle problematiche più gravi, con attivisti e difensori dell'ambiente che affrontano discriminazioni, violenze, e in alcuni casi, vere e proprie violazioni dei diritti umani.

La partecipazione e l'attivismo, pur essendo strumenti fondamentali per la giustizia climatica, si scontrano spesso con ostacoli legali e fisici che limitano la libertà di espressione e l'inclusione nei processi decisionali​.

Nonostante queste difficoltà, l'attivismo climatico continua a essere un elemento chiave per promuovere un cambiamento verso un futuro più sostenibile.

Storie di attivisti come Greta Thunberg, Vanessa Nakate e molti altri dimostrano l'impatto che individui motivati possono avere nell'ispirare azioni e cambiamenti concreti.

Questi attivisti non solo portano all'attenzione pubblica le questioni climatiche ma spesso affrontano direttamente le sfide sopracitate, lavorando per superare gli ostacoli e promuovere una maggiore equità e inclusione all'interno del movimento ambientalista. 

La lotta contro il cambiamento climatico, quindi, è intrinsecamente legata alla lotta per i diritti umani, la giustizia sociale e l'equità, rendendo l'attivismo climatico non solo una questione ambientale ma anche un movimento per il cambiamento sociale e politico.

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Le principali organizzazioni ambientaliste e il loro ruolo

Le principali organizzazioni ambientaliste come Greenpeace, WWF, Legambiente, Extinction Rebellion e Fridays for Future svolgono un ruolo cruciale nell'attivismo ambientale, guidando e coordinando azioni su scala globale.

Fridays for Future, per esempio, ha organizzato proteste globali in oltre 1.400 località, riunendo giovani attivisti per richiamare l'attenzione sull'urgenza di azioni immediate contro il cambiamento climatico, dimostrando l'importanza della mobilitazione giovanile e dell'attivismo trasversale per influenzare le politiche ambientali​.

Greenpeace è noto per le sue campagne globali per la protezione dell'ambiente, concentrandosi su questioni come il cambiamento climatico, la deforestazione e la protezione degli oceani. Utilizza azioni dirette, ricerca scientifica e advocacy per raggiungere i suoi obiettivi.

Legambiente, un'organizzazione ambientalista italiana, si impegna in iniziative volte a promuovere lo sviluppo sostenibile, la tutela della natura e la lotta all'inquinamento in Italia. Attraverso campagne di sensibilizzazione, progetti educativi e azioni legali, mira a influenzare le politiche ambientali a livello locale e nazionale.

Amref, dal canto suo, tramite progetti mirati, portati avanti al fianco delle comunità locali dell’Africa Subsahariana, si impegna su tematiche anche ambientali legate a salute e cambiamenti climatici e salute e accesso all’acqua.

Il ruolo delle comunità nella sfida ai cambiamenti climatici: l'esempio di Amref

Il continente africano sta registrando un aumento significativo delle emergenze sanitarie legate al clima. Dei 2.121 eventi di salute registrati tra il 2001 e il 2021 in Africa, il 56% era correlato ai cambiamenti climatici.

Per rispondere alle sfide climatiche, Amref investe nelle comunità locali e nel coinvolgimento di giovani e donne come attori fondamentali per aumentare la resilienza alle minacce climatiche.

Iniziative guidate dalle comunità, come i progetti per il riforestamento oppure per lo sviluppo di coltivazioni sostenibili alimentate da energie rinnovabili sono fondamentali per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

Altrettanto importanti sono le piattaforme digitali che possono dare spazio e voce ai giovani e valorizzare le loro idee innovative.

La società civile dovrebbe essere coinvolta nei processi decisionali come parte attiva nelle azioni per il clima.

Il suo contributo è fondamentali per mobilitare risorse e implementare soluzioni disegnate ad hoc in base ai bisogni e le necessità delle persone più colpite dagli effetti dei cambiamenti climatici.