Ogni guerra porta con sé morte e distruzione, ma anche molto altro: povertà, diffusione di malattie, recessione economica, crisi umanitaria e malnutrizione sono solo alcune delle ingiustizie da essa provocate.

Il conflitto in Ucraina sta avendo ripercussioni determinanti sui prezzi globali di cibo, energia, fertilizzanti e trasporti.

Una conseguenza inevitabile di tali aumenti sarà l’aggravarsi delle condizioni di insicurezza alimentare globale, soprattutto per i Paesi a basso reddito.

Il rischio di disordini civili, carenze alimentari e recessioni indotte dall’inflazione non può essere sottovalutato, in particolare data la grande fragilità dei Paesi a basso reddito a seguito alla pandemia Covid-19.

Quanto persone nel mondo soffrono la fame?

Secondo l’Onu, prima della pandemia 135 milioni di persone nel mondo soffrivano la fame, dopo sono diventate 276 milioni. A questi, rischiano di aggiungersi altri 47 milioni.

In termini percentuali, il continente africano è la regione più colpita e maggiormente destinata a esserlo anche in futuro.

Che legame commerciale aveva l’Africa con Ucraina e Federazione Russa?

Tra il 2018 e il 2020 l’Africa ha infatti importato il 32% delle risorse totali di grano africano dalla Federazione Russa e il 12% dall’Ucraina.

Inoltre, circa il 95% delle esportazioni ucraine di grano transitano attraverso le città di Odessa, Mariupol e Kherson, che sono state gravemente danneggiate nel conflitto.

A marzo 2022, l’indice dei prezzi dei cereali ha registrato un aumento del 17%, segnando il livello più alto dal 1990.

La dipendenza dei Paesi africani delle risorse di grano importate dalla Federazione Russa e dall’Ucraina
  • I silos di grano dell’Ucraina sono pieni. I porti sul Mar Nero sono bloccati, lasciando milioni di tonnellate di grano intrappolate in magazzini a terra o su navi che non possono muoversi.
    World Food Programme

Quali sono i dati relativi all’insicurezza alimentare in Africa sub-Sahariana?

La possibilità di accesso al cibo in Africa sub-Sahariana si attestava su livelli allarmanti già da prima della pandemia, e a causa dell’emergenza sanitaria e della guerra sta peggiorando ulteriormente.

Nel continente, l’Etiopia, il Kenya e la Somalia sono tra i Paesi più colpiti, ma anche altri, come il Sud Sudan, prevedono un aggravarsi della situazione di insicurezza alimentare, che già colpisce il 60% della popolazione (ogni giorno 6,4 milioni di persone rischiano di morire di fame).

Nonostante sia da sempre una criticità enorme per molti Paesi africani, l’insicurezza alimentare è destinata a diventare una drammatica emergenza a livello globale.

Che influenza potrebbe avere la guerra in Ucraina sui flussi migratori?

Una crisi alimentare in Africa potrebbe inoltre generare una nuova crescita dei flussi migratori, con un impatto certamente maggiore sull’Unione Europea che sulla Russia.

Sostenere il nostro lavoro significa contrastare la malnutrizione e aiutare le popolazioni più fragili dell’Africa sub-sahariana, anche in questo momento.