In tutto il mondo decine di migliaia di operatori sanitari hanno sacrificato la loro vita nella lotta in prima linea contro il Covid-19. Molti altri continuano instancabili, nonostante il rischio di contrarre il virus, la paura di ammalarsi e contagiare i propri cari. Spesso lavorano in condizioni di elevato stress psicologico e con carichi di lavoro crescenti.

Fridah, infermiera al Nairobi Metropolitan Services è stata contagiata mentre lavorava nel reparto Covid dell’ospedale.

"Ad agosto 2020 ho iniziato a sviluppare i primi sintomi. Avevo solo un po' di raffreddore, ma dopo pochi giorni ho perso completamente il senso del gusto". Il 28 agosto, insieme ai suoi due bambini, Fridah finalmente riesce a fare il tampone. "Quando mi hanno chiamato per comunicarmi che ero positiva mi sono sentita devastata. Ho pianto tanto, anche se una cosa mi rendeva felice: i miei figli non erano malati".

Le condizioni di Fridah, a casa in isolamento, peggioravano: "Un giorno mi sono svegliata con difficoltà respiratorie e dolore al petto. Grazie ai miei colleghi abbiamo trovato un'ambulanza e un posto in ospedale. Sono stata ricoverata per quindici giorni".

Anche dopo essere uscita dall'ospedale l'infermiera continuava a risultare positiva ai test. Finalmente il 15 ottobre è arrivato il tampone negativo.

Durante queste settimane così difficili, i colleghi hanno chiamato Fridah ogni giorno per monitorare la sua condizione fisica, ma anche il suo spirito e la sua capacità di reagire allo stress.

Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, gli operatori sanitari sono tra i gruppi più colpiti dal virus e spesso la loro salute mentale viene trascurata.

Amref continua a lavorare per proteggere la salute mentale e psicofisica degli operatori sanitari attraverso sessioni formative psicologiche e un servizio di primo aiuto.

Fridah conclude la sua storia con un appello affinché tutti gli operatori sanitari in Africa ricevano il vaccino per proteggersi dal virus. "Ho deciso di vaccinarmi perché sono in prima linea in qualità di operatore sanitario e sono vulnerabile. Voglio invitare tutti a farlo, specialmente gli operatori sanitari. Proteggono sé stessi e sono un esempio per gli altri".