
L'acqua è una risorsa essenziale che, purtroppo, viene spesso sprecata in modo significativo.
In molte parti del mondo, soprattutto nei paesi ad alto reddito, i consumi domestici e industriali sono elevati e non sempre gestiti in modo responsabile.
Tuttavia, questa abbondanza contrasta con la realtà di milioni di persone che vivono in condizioni di grave scarsità idrica.
La Giornata Mondiale dell'Acqua, promossa dalle Nazioni Unite, sottolinea proprio l'importanza di una gestione sostenibile di questa risorsa, richiamando l'attenzione sulle disuguaglianze globali nell'accesso all'acqua potabile.
Un esempio concreto di queste difficoltà si osserva in Africa subsahariana, dove Amref lavora attivamente per migliorare le condizioni igienico-sanitarie e garantire fonti d'acqua sicure attraverso progetti di infrastrutture, educazione e formazione.
Ridurre lo spreco d'acqua non è solo un gesto utile per l'ambiente, ma anche un'azione di solidarietà globale, che contribuisce indirettamente a rendere questa risorsa vitale più accessibile per chi ne ha maggiore necessità.

Quanta acqua c'è nel mondo
La Terra è ricoperta da 1.3 miliardi di chilometri cubici d’acqua. Il 97,5% è salata. Del restante 2,5% di acqua dolce, gli esseri umani ne hanno a disposizione solo 93.000 chilometri cubici, cioè meno dello 0,5% del volume totale.
Tra i Paesi più ricchi di acqua troviamo Sud America, Oceania, Asia Settentrionale e Nord America.
Il Nord Africa, in particolare la regione del Sahara, l'Africa orientale, l’Africa meridionale, il Medio Oriente, la Cina, il Messico e l’India con una disponibilità che varia da 2000 a 5000 litri di acqua a persona sono i Paesi poveri di acqua nel mondo.

Di quanta acqua abbiamo bisogno per vivere?
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il fabbisogno idrico minimo pro capite è di 7,5 litri d’acqua al giorno. In situazioni di emergenza, la soglia si alza a 15 litri, mentre sono circa 20 i litri al giorno che bisognerebbe assicurare a ogni persona per soddisfare le esigenze igieniche di base e l'igiene alimentare di base.

A cosa serve la giornata mondiale dell’acqua?
La Giornata Mondiale dell'Acqua si celebra ogni anno il 22 marzo, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 durante la Conferenza sull'Ambiente e lo Sviluppo di Rio de Janeiro.
Questa ricorrenza ha lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di preservare le risorse idriche e di garantire un accesso equo all'acqua potabile in tutto il mondo.
La Giornata Mondiale dell'Acqua richiama in particolare l'attenzione sull'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) n. 6 dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che mira a garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e dei servizi igienico-sanitari.
Il contrasto tra gli sprechi d'acqua nei paesi industrializzati e la scarsità che affligge molte aree del pianeta evidenzia l'urgenza di adottare comportamenti più consapevoli e sostenibili per contribuire al raggiungimento di questo obiettivo globale.

10 Regole per Ridurre lo Spreco d'Acqua
Attraverso piccole attenzioni e gesti quotidiani, ognuno di noi può migliorare la sua impronta idrica, riducendo gli sprechi e utilizzando in maniera più consapevole un bene così prezioso.
Una guida del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica fornisce 10 consigli molto utili per non sprecare acqua.
- Usa l'acqua in modo consapevole. Lasciare il rubinetto aperto mentre ci si lava i denti può far consumare fino a 30 litri di acqua potabile in soli 5 minuti. Scegliere la doccia al posto del bagno consente un grande risparmio: una doccia consuma in media 40 litri d'acqua, mentre un bagno può richiedere tra 100 e 160 litri.
- Riduci lo spreco d'acqua del WC. Utilizzare uno scarico a doppio pulsante consente di scegliere tra un flusso ridotto (meno di 6 litri) e uno maggiore, evitando i 16 litri di scarico tipici dei modelli tradizionali.
- Ottimizza l'acqua dei rubinetti. Un rubinetto aperto inutilmente può sprecare fino a 12 litri d'acqua al minuto. L'installazione di aeratori riduce il consumo del 50%. Inoltre, usare bacinelle per lavare piatti o verdura evita sprechi e abitua al riuso consapevole dell’acqua.
- Usa lavatrice e lavastoviglie in modo efficiente. Utilizzate a pieno carico consumano meno acqua ed energia rispetto al lavaggio a mano.
- Cura la manutenzione degli impianti idraulici. Chiudere correttamente i rubinetti e riparare tempestivamente eventuali perdite è fondamentale per evitare consumi inutili.
- Ricicla l'acqua. Riutilizzare l'acqua di lavaggio di frutta e verdura per annaffiare le piante è una pratica semplice ed efficace. Anche l'acqua prodotta dai condizionatori può essere riutilizzata per riempire il serbatoio del ferro da stiro.
- Ottimizza l'irrigazione del giardino. Scegliere piante adatte al clima locale riduce la necessità di annaffiature frequenti. Sistemi di irrigazione a goccia o annaffiatoi limitano gli sprechi d'acqua.
- Preserva la qualità delle acque. Evitare di versare oli da cucina o sostanze chimiche negli scarichi previene la contaminazione delle acque.
- Acquista e consuma in modo responsabile. Preferire prodotti a basso impatto idrico e alimenti di stagione riduce indirettamente il consumo d'acqua. Ridurre gli sprechi alimentari e acquistare solo ciò che serve permette di ottimizzare l'impiego delle risorse idriche.
- Informati e usa strumenti di monitoraggio. Il monitoraggio del contatore e i misuratori domestici aiutano a tenere sotto controllo i consumi e identificare sprechi.

Acqua e salute: il lavoro di Amref
Oltre un terzo dei paesi africani — con una popolazione complessiva di oltre mezzo miliardo di persone (su un totale di 1,3 miliardi) — è considerato "insicuro dal punto di vista idrico" e il numero di persone prive di accesso sicuro all’acqua è aumentato da 703 (nel 2015) a 766 milioni (nel 2021).
Senza acqua pulita e senza i servizi igienico-sanitari di base, è impossibile garantire salute e, di conseguenza, sviluppo.
L’80% delle malattie nel continente deriva dall’uso di acqua contaminata, che centinaia di milioni di africani raccolgono ogni giorno da fonti non protette dove si annidano pericoli mortali, soprattutto per i bambini.
Dalla fine degli anni ’90, Amref realizza progetti idrico-sanitari con l’obiettivo di migliorare le condizioni socio-sanitarie delle comunità con le quali lavora, attraverso un loro totale coinvolgimento.
Oltre a garantire l’accesso a fonti d’acqua sicura e servizi igienici, diffondiamo la conoscenza delle buone pratiche igienico-sanitarie e forniamo competenze necessarie per la gestione delle infrastrutture.