Per molti anni il continente africano è rimasto indietro rispetto alla maggior parte degli indicatori di sviluppo sociale ed economico riconosciuti a livello globale.
Gli investimenti necessari, in particolare quelli in favore di istruzione, salute e infrastrutture, generalmente molto elevati, sono spesso difficili da ottenere (o da stanziare) soprattutto per via delle gravi emergenze attuali: siccità, conflitti, epidemie e crisi politiche.
Ciò nonostante, l'introduzione di alcune innovazioni tecnologiche ha permesso di superare alcuni importanti ostacoli e di generare un impatto positivo in molti settori della società.
Digital divide: l'esempio dei servizi finanziari via mobile
Ne è un chiaro esempio la diffusione dei servizi finanziari via mobile.
L’Africa è stata a lungo caratterizzata dalla scarsa copertura dei servizi bancari più comuni, specialmente in termini di accesso al reddito e quindi al prelevamento di denaro.
Un trend che è stato possibile invertire grazie alla connessione internet tramite smartphone.
Il rapporto GSMA State of the Industry ha contato nel 2021 ben 605 milioni di conti online nel continente, il 53% dei quali nell'Africa subsahariana.
Numeri senza precedenti che dimostrano quanto, grazie a soluzioni di questo tipo, si riescano a garantire opportunità, inclusione ed emancipazione a un numero sempre più grande di persone.
Strumenti digitali per garantire salute: il lavoro di Amref
Anche Amref crede fortemente sull'innovazione per realizzare, come da sua missione, un cambiamento duraturo per la salute del continente.
Già dal 2005, per esempio, utilizza strumenti di formazione digitale per rafforzare capacità e conoscenze non solo del personale sanitario ma anche delle comunità nelle quali lavora.
Ad oggi, due applicazioni - Jibu e Leap - hanno permesso a oltre 250.000 utenti di accedere a testi e corsi audiovisivi dal proprio telefono.
Nello specifico, Jibu ha raggiunto oltre 70.000 fruitori, Leap addirittura 180.000 (grazie alla sua fruibilità anche su dispositivi di vecchia generazione, tramite sms).
In questo modo sono stati formati volontari e operatori sanitari che, forti delle competenze acquisite, hanno potuto raggiungere oltre 3,5 milioni di persone con attività di sensibilizzazione per la prevenzione, il primo soccorso di base e la corretta alimentazione.
Rilevante è anche l'esperienza dell'applicazione MJali, che aggiunge alle funzioni già citate per Leap la raccolta, l'analisi e la divulgazione di dati sanitari provenienti dalle comunità.
Le informazioni vengono raccolte a livello familiare dagli operatori comunitari e poi trasmesse a un database online a cui possono accedere in maniera tempestiva e accurata istituzioni e strutture sanitarie locali.
Tali rilevamenti sono fondamentali per i Governi per garantire un’efficiente allocazione delle risorse per gli interventi.
TriM: l'app per resistere ai cambiamenti climatici
Un procedimento analogo caratterizza 3Map - sviluppato dalla social good company TriM | Translate into Meaning - che consente la raccolta, la registrazione, l'analisi e la diffusione di informazioni per contrastare le conseguenze di eventi climatici avversi e aumentare la capacità di resilienza delle popolazioni pastorali in Kenya ed Etiopia.
Il sistema di gestione, basato su cloud e attivo nell’ambito del progetto One Health, che mette in relazione salute umana, animale e ambientale, permette a una rete di osservatori comunitari formati ad hoc di condividere rilevazioni giornaliere sul tempo tramite delle apposite stazioni meteorologiche.
L'elaborazione di questi dati restituisce loro una serie di previsioni su temperature e probabilità di precipitazioni che, diffuse di villaggio in villaggio, migliorano la pianificazione dei pascoli e riducono l’impatto di eventuali calamità naturali.
L'intelligenza artificiale per fornire assistenza in tempo reale
Un discorso a sé merita infine AskDoki, un chatbot di WhatsApp, sviluppato in base ai principi dell'intelligenza artificiale, che fornisce assistenza in tempo reale in materia di salute sessuale e riproduttiva.
L'efficacia di AskDoki, il cui target sono giovani di età compresa fra i 15 ed i 19 anni, è potenzialmente enorme, vista la gratuità e la diffusione della nota piattaforma di messaggistica sulla quale opera.
Innovazione e approccio integrato per migliorare la qualità di vita delle persone
Ma l'innovazione di cui Amref si fa promotrice non riguarda solo l'accezione più propriamente tecnologica-digitale; include anche l'utilizzo di approcci integrati e metodologie all'avanguardia in grado di incidere sulla qualità della vita delle persone.
Nell'ambito della salute igienico-sanitaria, per esempio, è quasi d'obbligo la menzione a Bio Septa, un virtuoso sistema di gestione dei rifiuti organici pensato per risolvere il problema delle latrine a cielo aperto nelle baraccopoli e nelle aree più densamente popolate della città di Kampala.
L'iniziativa, implementata in collaborazione con il Consiglio Comunale della capitale ugandese, fornisce servizi igienici finalmente dignitosi, controllati e puliti grazie all’utilizzo di un gas naturale, anche detto attivatore bio-enzimatico, che elimina gli odori e i depositi organici.
Il serbatoio previsto nel sistema Bio-Septa può essere facilmente svuotato in loco, il che rende l'impianto sempre pronto all'uso per tutti gli utenti.
Nell'ambito della salute materno-infantile, il progetto Kokono, in collaborazione con De-Lab, Società Benefit e B-Corp™ che da anni si dedica a iniziative di innovazione sociale e business d’impatto, ha fornito una risposta concreta all'elevato tasso di mortalità dei bambini ugandesi, vittime in particolare della malaria.
Kokono è una culla portatile, realizzata con materiali biodegradabili e dotata di una zanzariera salvifica: una soluzione semplice ma particolarmente innovativa nell'entità del suo impatto, perché in grado di proteggere la salute dei più piccoli e allo stesso tempo di contribuire all’empowerment delle donne, finalmente abilitate a continuare a lavorare portando i propri bimbi con sé in totale sicurezza.
Innovazione e giovani
Amref è inoltre impegnata a favorire il coinvolgimento delle nuove generazioni nei processi decisionali.
A tale scopo ha elaborato una scheda di valutazione, chiamata Meaningful Youth Engagement (MYE), che mette in correlazione decisori politici e rappresentanti dei giovani.
Come? Attraverso l’assegnazione di un punteggio alle politiche intraprese secondo 5 parametri: inclusività, competenza, diversity, trasparenza e responsabilità.
La scheda di valutazione MYE, co-creata insieme al movimento digitale Youth in Action, che ospita 7.500 membri e 350 organizzazioni giovanili, è stata già sperimentata in 6 contee del Kenya (Nairobi, Kilifi, Bungoma, Kisumu, Kakamega e Samburu) con l'obiettivo di far rientrare nelle attività politiche locali le priorità identificate in tema di salute sessuale e riproduttiva e di uguaglianza di genere.
Articolo di George Kimathi Direttore Amref Institute of Capacity Development pubblicato all'interno del report Africa Mediata