I dati dell'Africa CDC rivelano che in Africa sono state somministrate 973 milioni di dosi di vaccino contro il Covid-19, con solo il 50% della popolazione completamente vaccinata, contro l'obiettivo dell'OMS del 70%.

Lo sforzo di reperire vaccini e forniture mediche durante la pandemia di Covid-19 ha rivelato le lacune dei sistema sanitari africani.

Mentre i Paesi più ricchi procedono con i richiami delle vaccinazioni per creare l'immunità di gregge, i Paesi africani e altri Paesi a basso reddito hanno lottato per raggiungere il 15% di copertura con la prima dose.

L'Africa dipende fortemente dai donatori, attraverso lo strumento Covid-19 Vaccines Global Access (Covax), ma fornitura delle dosi è stata interrotta a seguito di un'impennata di infezioni in India.

Con la creazione di impianti di produzione in Africa, tuttavia, la disparità di approvvigionamento di vaccini diventerà un ricordo del passato.

Durante la conferenza AHAIC 2023 tenutasi a Kigali i primi di Marzo, esperti e leader del continente hanno ribadito la necessità di creare un impianto di produzione locale di vaccini per combattere le future pandemie che permetterà all'Africa di essere autosufficiente e di combattere le malattie, invece di dipendere dalle forniture dei donatori.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in collaborazione con il Centro Africano per il Controllo delle Malattie (CDC), ha individuato sei Paesi per la produzione di vaccini: Ruanda, Nigeria, Etiopia, Ghana, Kenya e Algeria.

La carenza di forniture di vaccini è stata anche accompagnata dal nazionalismo vaccinale, un problema che ha contribuito ai decessi e alla mutazione del virus Covid-19. Alcuni Paesi a basso reddito sono stati riforniti di vaccini con una bassa durata di conservazione.

L'OMS sta lavorando per migliorare le capacità normative dei Paesi, attraverso l'Agenzia per i medicinali dell'Africa, istituita lo scorso anno.

Il ruolo dell'Agenzia è quello di uniformare il sistema normativo per i prodotti medici nel continente africano, consentendo processi di approvazione semplici e migliorando la produzione farmaceutica.

"Durante la pandemia di Covid-19, ci siamo resi conto che dipendere da altre persone non può portare a soluzioni immediate. L'OMS sta esaminando la capacità produttiva del continente e diverse istituzioni stanno lavorando per migliorare le capacità normative", ha dichiarato Adheleid Onyango, Direttrice dell'OMS per la copertura sanitaria universale (UHC).


Ahmed Ogwell, Direttore ad interim del CDC Africa ha aggiunte che “l'Africa CDC ha anche in programma la creazione di laboratori diagnostici e servizi terapeutici. Sono fiducioso” prosegue Ogwell "che nei prossimi cinque anni la conversazione sull'accesso ai vaccini sarà diversa.

L'Africa sarà autosufficiente e le eccedenze saranno vendute equamente agli altri continenti. Non faremo come i Paesi ricchi, ma venderemo a loro in modo equo".

A sua volta Matshidiso Moeti, Direttrice Regionale dell'OMS per l'Africa, ha ribadito che i Paesi dovrebbero rilanciare gli investimenti nella salute, aggiungendo che essa è un fattore determinante per lo sviluppo socio-economico del continente.

Durante la pandemia di Covid-19 del 2020, i sistemi sanitari di tutto il mondo sono stati messi a dura prova, le scuole sono state chiuse e i viaggi sono stati limitati. Ci sono stati anche effetti negativi sull'economia, con la chiusura della maggior parte delle aziende.

"L'insegnamento fondamentale tratto dalla pandemia è che la salute è un fattore determinante per la sicurezza, l'economia e l'istruzione.
È quindi importante investire nella salute perché può bloccare lo sviluppo di qualsiasi Paese" ha dichiarato Moeti.