La Tanzania è uno dei paesi dell'Africa subsahariana in più rapida crescita, caratterizzato da una popolazione giovane e ricco di risorse naturali.
Con quasi 65 milioni di abitanti, di cui il 60% ha meno di 25 anni e il 50% sono donne, la Tanzania sta affrontando una fase cruciale di sviluppo economico e sociale.
Sebbene abbia raggiunto lo status di paese a reddito medio-basso, con una crescita economica costante negli ultimi anni, sfide significative persistono.
Circa il 27% della popolazione vive ancora sotto la soglia di povertà e l'8% in condizioni di povertà estrema.
Ad aggravare la situazione, i cambiamenti climatici e il loro impatto sul clima, l'economia del Paese e la salute della popolazione.
In questo contesto, Amref Health Africa svolge un ruolo chiave nel promuovere la crescita sostenibile, con un focus particolare su donne e giovani, affinché possano diventare protagonisti del proprio sviluppo e del futuro del loro paese.
Le donne traino dell'economia in Tanzania
La Tanzania è un Paese in crescita. In base ad alcune stime, il suo PIL reale raggiungerà il 5,7% nel 2024 e il 6% nel 2025.
L’economia del Paese è trainata dai settori dell'agricoltura, della manifattura e del turismo, e sostenuta da investimenti pubblici e riforme per migliorare l'ambiente imprenditoriale.
A rendere lo scenario più incerto sono le tensioni geopolitiche, la crescita globale rallentata, una base fiscale ridotta e gli shock climatici.
L’agricoltura
L'agricoltura è il settore trainante dell'economia tanzaniana, occupando il 70% della popolazione e fornendo il principale mezzo di sussistenza.
Le donne costituiscono la maggior parte della forza lavoro agricola, ma spesso hanno un accesso limitato a risorse essenziali come la terra e il credito, riducendo la loro capacità di produrre e generare reddito. Questa disuguaglianza rende le donne più vulnerabili agli shock economici e ambientali.
Nonostante l'importanza del settore agricolo, il 59% delle famiglie non può permettersi una dieta nutriente, e la malnutrizione rimane una sfida significativa.
Le principali sfide
La Tanzania continua a fare i conti con importanti sfide socioeconomiche.
Sebbene il Paese abbia fatto progressi nel migliorare l'accesso ai servizi di base e nel promuovere la crescita economica, ampie porzioni della popolazione vivono ancora in condizioni di povertà.
Le disuguaglianze di genere sono particolarmente rilevanti: il paese si classifica al 131° posto su 193 nell'Indice di Disuguaglianza di Genere del 2022, a causa di alti tassi di mortalità materna, alti tassi di nascite adolescenti e bassi livelli di istruzione secondaria per le ragazze, spesso interrotte da matrimoni precoci e gravidanze non pianificate.
L'impatto dei cambiamenti climatici in Tanzania
La Tanzania è un Paese costiero dell'Africa orientale che condivide il confine del Lago Vittoria con l'Uganda e il Kenya.
Poiché la stragrande maggioranza della popolazione dipende dall'agricoltura, la Tanzania è considerata particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici.
Gli impatti del cambiamento climatico possono essere riassunti in questi punti:
- Siccità frequenti e severe che influenzano la produzione alimentare.
- Riduzione della quantità e della qualità dell'acqua nel Lago Vittoria e in altre fonti d'acqua, inclusa un'aumentata presenza di contaminanti che compromettono l'accettabilità dell'acqua e possono danneggiare la salute.
- Diminuzione dei flussi di acque superficiali oltre all'esaurimento delle riserve idriche sotterranee dovuto alla ridotta ricarica e all'eccessiva estrazione.
- Intrusione salina nelle falde acquifere delle aree costiere a bassa quota.
Si stima che l'80% del ghiacciaio del Monte Kilimanjaro sia scomparso nell'ultimo secolo, e si prevede che sarà completamente sciolto entro il 2025, influenzando i flussi di acque superficiali.
Le proiezioni climatiche per la Tanzania includono periodi prolungati di siccità, modelli di pioggia più irregolari (che porteranno a inondazioni estreme) e l'innalzamento del livello del mare, tutti fattori che potrebbero aggravare ulteriormente le pressioni sulle risorse idriche in questo paese già afflitto da stress idrico.
L’impegno di Amref in Tanzania
Dal 1987, quando ha aperto il suo ufficio a Dar es Salaam, Amref Health Africa è stata un partner fondamentale per il governo della Tanzania nell'attuazione di iniziative sanitarie mirate a rafforzare l'efficacia, l'efficienza e la sostenibilità dei servizi sanitari nel paese. Il lavoro di Amref si concentra su quattro aree tematiche principali:
- Salute riproduttiva, materna, neonatale, infantile e adolescenziale (RMNCAH): Migliorare l'accesso e la qualità dei servizi sanitari per le donne e i bambini, riducendo la mortalità materna e neonatale e promuovendo la salute degli adolescenti.
- Controllo e prevenzione delle malattie (DCP): Intervenire sulla prevenzione e gestione di malattie come HIV/AIDS, tubercolosi e malaria, che continuano a rappresentare sfide critiche per la salute pubblica.
- Acqua, Sanità e Igiene (WASH): Garantire l'accesso all'acqua pulita e promuovere pratiche igieniche nelle comunità, riducendo il rischio di malattie trasmissibili legate all'acqua.
- Risorse umane per la salute (HRH): Rafforzare le competenze del personale sanitario locale per garantire servizi sanitari di alta qualità e sostenibili.
Dove si trova la Tanzania
La Tanzania è un Paese dell’Africa subsahariana bagnato per un ampio tratto di costa dall’Oceano Indiano.
Confina a Nord con il Kenya e l’Uganda, a Ovest con il Ruanda, il Burundi, e il Congo (Zaire), a Sud con lo Zambia, il Malawi e il Mozambico. Nel territorio sono comprese numerose isole, di cui le principali sono Zanzibar, Pemba e Mafia.
Bellezze naturali, storia e cultura
In gran parte sviluppato lungo l’altopiano est-africano, il territorio della Tanzania è caratterizzato per alcune delle sue vette: a sud i monti Kipengere che raggiungono quasi i 3000 metri, a Nord il Kilimangiaro, che con 5895 metri è la vetta più alta del continente.
Nella zona settentrionale si trova anche il Ngorongoro con uno dei crateri più grandi del mondo (40 km di diametro).
Nella regione nord-orientale l’altopiano digrada verso il Lago Vittoria. Ad Ovest il fiume Congo con il Lago Tanganica, a Nord-Ovest il Nilo con il Lago Vittoria e a Sud-Ovest lo Zambesi con il Lago Malawi (ex Niassa).
La bellezza naturale della Tanzania è tanto variegata quanto il suo ricco mosaico culturale composto da oltre 120 gruppi etnici.
Tra i più noti ci sono i Sukuma, i Chagga e i Maasai, ognuno con le proprie tradizioni, lingue e costumi.
La posizione strategica della Tanzania e, in particolare la costa che si estende lungo l’Oceano Indiano, è stata per secoli un crocevia di commercio e cultura, dove influenze africane, arabe, persiane e indiane si sono mescolate.
Dopo essere stata una colonia tedesca e successivamente un mandato britannico, la Tanzania ha ottenuto l'indipendenza nel 1961.
In Tanzania, lo swahili è la lingua nazionale ed è ampiamente utilizzato nell'istruzione, nei media e nelle istituzioni governative, consolidando il suo ruolo centrale nella vita quotidiana e culturale del paese.
L'inglese è anch'esso ampiamente utilizzato, soprattutto nell'istruzione superiore, nel commercio e come lingua ufficiale.
Oltre a swahili e inglese le numerose lingue locali riflettono la ricchezza culturale di questo Paese.
La Tanzania vanta un vasto patrimonio musicale, con la musica e la danza tradizionali che svolgono un ruolo vitale in varie cerimonie culturali. Le danze tradizionali, spesso eseguite durante festival e celebrazioni, variano significativamente tra i diversi gruppi etnici, ognuna raccontando una propria storia.
Negli ultimi tempi, la letteratura tanzaniana è in piena fioritura, con autori come Abdulrazak Gurnah, vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 2021, che hanno guadagnato riconoscimenti internazionali.
Anche se sudafricana di nascita, Miriam Makeba, nota come "Mama Africa", ha avuto un profondo impatto sulla musica e la cultura tanzaniane durante il suo soggiorno nel paese. È stata una figura influente nella promozione della musica e della cultura africane in tutto il mondo.