Il progetto E=MC2 (Everywhere = mobile clinics, mobile care) ha l’obiettivo di facilitare l’accesso alle cure delle comunità che vivono nelle aree più remote e rurali del Sud Sudan.

Diventato indipendente il 9 luglio 2011 dopo decenni di guerra civile, nel Sud Sudan la violenza e gli scontri non sono mai cessati.

Strutture statali insufficienti, miseria estrema, crisi economica e sociale, conseguenze dei cambiamenti climatici e, negli ultimi due anni, la pandemia COVID-19, hanno avuto un impatto sempre più devastante sulla popolazione.

Con una carenza di operatori sanitari qualificati e un accesso limitato ai servizi sanitari, il Sud Sudan continua a registrare uno dei tassi di mortalità infantile più alti al mondo: 99 decessi ogni 1.000 nati vivi.

Nelle contee di Tonj East e Tonj South, l’80% della popolazione (circa 960mila persone) ha bisogno di assistenza umanitaria: tra queste, sono in totale 282.000 le persone (il 27 %) considerate in fase 4 della scala IPC (quella di emergenza nutrizionale).

Mediante l’attivazione di 8 cliniche mobili (4 sanitarie e 4 nutrizionali), il progetto si propone di raggiungere le comunità che vivono nelle 2 contee per identificare e curare sul posto i casi di malaria, diarrea, malnutrizione e malattie respiratorie, oltre che assicurare visite prenatali e vaccinazioni per i bambini.

Attraverso veri e propri ospedali da campo, gli operatori sanitari svolgeranno interventi mirati alla prevenzione e alla cura dei casi di malnutrizione e della salute materno-infantile, ma forniranno anche una serie completa di servizi sanitari con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze di genere e l’inclusione sociale.

Le attività previste

  • Acquisto di farmaci, materiali di consumo, attrezzature per rafforzare l’erogazione dei servizi integrati di salute/nutrizione/protezione tramite le cliniche mobili sanitarie e nutrizionali.
  • Acquisto e supporto al funzionamento di un’ambulanza per le attività di clinica mobile ed il trasferimento delle emergenze ostetriche-neonatali e dei casi protezione umanitaria (vittime di violenza di genere, minori non accompagnati, persone che vivono con disabilità).
  • Incontro semestrale di coordinamento e revisione tra il consorzio che guida il progetto e le controparti locali.
  • Realizzazione di Cliniche Mobili (sanitarie e nutrizionali) nelle aree e comunità più marginali delle due contee.
  • Implementazione dei protocolli di riferimento delle emergenze ostetrico-neonatali e dei casi di protezione umanitaria.
  • Incontri semestrali con le comunità per discussione, validazione ed accountability sulle attività realizzate tramite le cliniche mobili
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