
Quando il clima cambia, aumentano le diseguaglianze e spesso sono le donne a pagare il prezzo maggiore.
Il cambiamento climatico non colpisce tutte le persone allo stesso modo.
In Africa, dove l’impatto ambientale è già devastante, le donne e le ragazze sono tra le più esposte alle sue conseguenze.
Sebbene il continente contribuisca solo per il 2-3% alle emissioni globali, paga uno dei prezzi più alti: siccità ricorrenti, inondazioni, insicurezza alimentare e scarsità di risorse stanno peggiorando le condizioni di vita in molte comunità rurali.
In questi contesti, le donne si trovano spesso ad affrontare sfide multiple e sovrapposte, aggravate dalle discriminazioni di genere preesistenti.
- L’impatto del cambiamento climatico sulla vita quotidiana delle donne
- Salute sessuale e riproduttiva a rischio
- La violenza di genere cresce con la crisi climatica
- Le donne come agenti del cambiamento climatico
- One Health: un approccio integrato per un futuro più giusto
- Il ruolo di Amref al fianco di donne e ragazze

L’impatto del cambiamento climatico sulla vita quotidiana delle donne
La crisi climatica moltiplica le difficoltà per chi vive in aree dove l’accesso a risorse come acqua, cibo ed energia è già fragile.
Le donne, che in molte comunità africane sono responsabili del sostentamento familiare, devono percorrere distanze sempre maggiori per raccogliere acqua potabile necessaria per cucinare, curare i figli e garantire l’igiene domestica.
Ogni giorno, milioni di donne camminano per ore trasportando fino a 20 litri d’acqua, una quantità che basta appena per soddisfare il fabbisogno giornaliero di una sola persona.
Questa fatica invisibile compromette l’accesso all’istruzione, al lavoro e alla vita pubblica, alimentando un circolo vizioso di povertà e marginalizzazione.
Inoltre, la crisi climatica aumenta il rischio di malattie infettive e peggiora l’accesso a servizi sanitari e igienici, specialmente in contesti rurali o colpiti da emergenze.

Salute sessuale e riproduttiva a rischio
Le conseguenze del cambiamento climatico incidono direttamente anche sulla salute sessuale e riproduttiva delle donne e delle ragazze.
La scarsità di acqua pulita e di strutture igieniche adeguate ostacola una gestione sicura del ciclo mestruale e mette a rischio la salute materna.
Nei periodi di crisi ambientale, come le gravi siccità che colpiscono il Corno d’Africa, si registrano gravi interruzioni nell’accesso ai servizi sanitari essenziali: contraccezione, assistenza prenatale e cure salvavita diventano ancora meno accessibili.
Questo significa anche meno opportunità educative e lavorative per le giovani donne, oltre che una crescente esposizione a rischi per la salute.

La violenza di genere cresce con la crisi climatica
Nei contesti più vulnerabili, gli impatti della crisi climatica si traducono anche in un aumento della violenza di genere.
Secondo l’UNFPA, eventi climatici estremi, scarsità di risorse e migrazioni forzate aumentano il rischio di pratiche dannose come i matrimoni precoci e le mutilazioni genitali femminili (MGF).
Quando le famiglie perdono i mezzi di sussistenza, spesso scelgono di far sposare le figlie in giovane età per ottenere una dote o ridurre il numero di bocche da sfamare.
Le mutilazioni genitali femminili, in alcuni contesti, diventano un prerequisito per il matrimonio, alimentando un ciclo di violazioni dei diritti umani che colpisce duramente la salute fisica e mentale delle ragazze.

Le donne come agenti del cambiamento climatico
Nonostante siano tra le più colpite, le donne non sono vittime passive. In molte comunità africane, guidano iniziative di adattamento climatico, promuovono soluzioni sostenibili e si fanno portavoce di cambiamenti positivi.
Un approccio realmente efficace alla crisi climatica non può prescindere dal riconoscere il ruolo fondamentale delle donne.
Investire in istruzione, salute sessuale e riproduttiva, autonomia economica e leadership femminile non è solo una questione di diritti, ma una strategia vincente per la resilienza climatica.

One Health: un approccio integrato per un futuro più giusto
Per affrontare davvero le sfide della crisi climatica e delle disuguaglianze di genere, serve una visione integrata come quella proposta dall’approccio One Health.
Questo approccio riconosce l’interconnessione tra salute umana, animale e ambientale, e promuove risposte coordinate che tengano conto dei contesti sociali, culturali ed economici in cui vivono le persone.
Amref, attraverso programmi sul campo e azioni di advocacy, promuove la centralità delle donne e delle ragazze nella risposta climatica.
La nostra esperienza nei paesi del Corno d’Africa ci mostra ogni giorno che sostenere la salute e i diritti delle donne significa proteggere l’intera comunità.

Il lavoro di Amref
In prima linea contro gli effetti del cambiamento climatico e le disuguaglianze di genere, Amref Health Africa lavora ogni giorno per rafforzare la resilienza delle comunità più vulnerabili in diversi paesi del continente africano.
Lo fa attraverso interventi concreti che mettono al centro la salute, i diritti e l’empowerment delle donne e delle ragazze.
In paesi come Kenya, Etiopia, Tanzania, Uganda, Malawi e Senegal, Amref è attivamente impegnata nella prevenzione e nel contrasto delle mutilazioni genitali femminili (MGF), promuovendo riti di passaggio alternativi e investendo in educazione, salute sessuale e riproduttiva, protezione legale e accesso a opportunità economiche.
Parallelamente, Amref lavora per garantire l’accesso a risorse idriche e a servizi igienico-sanitari sicuri, consapevole che non può esserci salute senza acqua.
In un contesto in cui il cambiamento climatico esaspera le disuguaglianze e mette a rischio i diritti fondamentali, Amref ha scelto di adottare l’approccio One Health.
Attraverso équipe multidisciplinari, promuove strategie sostenibili e integrate che collegano salute umana, salute animale e tutela dell’ambiente. Questo approccio sistemico consente non solo di rispondere in modo più efficace alle emergenze sanitarie e ambientali, ma anche di rafforzare le capacità delle comunità di affrontare le sfide future, mettendo al centro la salute e la dignità di donne e ragazze.