Siete entrambi sul set al momento, a cosa state lavorando?

Luca: Al momento io mi trovo all'aeroporto di Fiumicino a Roma, sul set del film “Volare”, esordio alla regia di Margherita Buy - scritto da Margherita Buy e Doriana Leondeff e Antonio Leotti.

Marcello: Io sono in produzione dello spot della Pegaso.

Come nasce la collaborazione con Amref e l’impegno per il sociale?

Luca : Il legame con il mondo solidale ci appartiene da sempre perché già da quando eravamo bambini nostro padre, che è stato vice presidente di Fratelli dell'Uomo (che è poi  diventata parte di Amref, ndr) ci ha insegnato il privilegio di pensare agli altri. Ricordiamo vari Natali in cui abbiamo fatto da volontari, incartando regali solidali, vendendo le palline di Natale.

Addirittura - aggiunge Luca sorridendo -  nostro padre devolveva i soldi che sarebbero dovuti essere spesi per i nostri regali a favore delle varie onlus (per poi, ovviamente, cedere alle nostre richieste di bambini  già all’epifania) -  per cui è un’impronta con cui siamo orgogliosamente cresciuti.

Di Amref in particolare noi condividiamo da sempre non solo la missione e i valori ma ne apprezziamo veramente anche l'approccio,  il modo di lavorare nei territori interessati con le comunità, che rimangono i protagonisti delle soluzioni.  Nel 2022 avevamo già collaborato con Amref partecipando alla campagnaNon serve un campione” per cui ci è venuto naturale continuare questa collaborazione.

Marcello: Concordo. Di fatto la nostra vicinanza a questo mondo è rimasta una costante sia a livello personale,  che a livello professionale. Io stesso ho iniziato la carriera proprio girando degli spot solidali (Telefono Azzurro e Vidas) e Luca ha anche vinto il Leone d'Oro a Cannes con il corto Coordown.

Lo spot “La fame non è un gioco” è stato ideato da voi, come è nata l’idea?

M: Lo spot rappresenta una scena di quattro giocatori, i quattro “vip” che giocano a un gioco da tavola con  dadi e carte.

Ci incuriosiva il fatto che nei giochi da tavola con gesti molto semplici si può fare qualsiasi azione e provocare qualsiasi reazione, basta tirare i dadi e pescare una carta per provocare un attacco, distruggere un avversario, farlo fallire o ribaltare le sorti di un momento.

Per portare gli argomenti a portata di mano dello spettatore, per renderli più immediati e comprensibili abbiamo voluto rappresentarli come fossero solo carte di un gioco: imprevisti, probabilità, crisi economiche, eventi climatici, attacchi da un paese all’altro sarebbe fantastico se fossero solo carte pescate da un mazzo, azioni lasciate solo alla casualità di un dado ma non è così, a volte ci sentiamo troppo distanti da quel che succede, ma l’obiettivo è quello di toccare la coscienza di ogni spettatore mettendolo davanti ad una realtà che forse gli sfugge.

L: Marco Chiarini ed Ermanno Di Nicola hanno svolto un lavoro eccellente con le animazioni grafiche, fondamentali per rendere il gioco dinamico ed aggiungere l'interattività che rende le scene descritte dal gioco “reali”, d’impatto. 

Gabriele Cirilli e Gigio Alberti sul set dello spot di Amref "La fame non è un gioco"

Mannoia, Castrogiovanni, Cirilli e Alberti sono i quattro testimonial protagonisti dello spot. Quattro “big” , campioni, in quattro ambiti molto diversi, com’è stata la realizzazione dello spot?

L: E’ stata un'esperienza più che positiva. La forza di questo “ensemble” variegato è stata proprio la diversità per cui abbiamo cercato di rispettare le caratteristiche di ognuno di loro. Per quanto lo spot fosse breve abbiamo affidato a ciascuno di loro un messaggio specifico.

Martin (Castrogiovanni, nd) si presenta in tutta la sua forza e la sua prestanza, quasi “minaccioso” per cui ha avuto il compito di rivolgere la sfida allo spettatore di non giocare con un argomento serio e grave come la fame la crisi alimentare.

Un grande attore come Gigio Alberti ha  la battuta più dirompente centrale proprio per la sua incredibile voce e naturalità nel catturare lo spettatore; Fiorella Mannoia ha una presenza inconfondibile mentre forse il ruolo più paradossale lo  ha assunto Cirilli.

Lo spettatore non è abituato a vedere un comico vestire dei panni così seri, ma, da attore in primis oltre che comico,  è riuscito perfettamente a rendere la serietà dell’argomento pur non appartenendo al suo personaggio di natura.

M: La grande fortuna è stata lavorare con una squadra di grandi professionisti che hanno fatto sì che le riprese si svolgessero nel modo più facile e naturale anche veloce possibile.

A questa campagna contro la crisi alimentare in Africa hanno aderito, insieme a noi e ai testimonial,  tanti professionisti e tanti lavoratori che hanno messo a disposizione il loro tempo e la loro dedizione a titolo gratuito per far sì che questo messaggio potesse arrivare al pubblico.

Lo spot è stato prodotto dalla Visionaria film, e post prodotto e montato da Videozone; la troupe che ha lavorato con noi  e il materiale tecnico sono stati forniti dalla Paguro Bros e Davide Artusi (direttore della fotografia); mentre Daniele Carzaniga si è occupato della scenografia.

Ogni contributo è stato prezioso per la realizzazione di questo progetto, per cui siamo veramente grati a tutti quanti per aver scelto di aderire a questa iniziativa al nostro fianco e per l’impegno dedicato ad Amref.

La location in cui abbiamo girato, fornita da Joey's Place, si trova a Milano, per cui è stato un set milanese a tutti gli effetti, anche in pausa pranzo quando è arrivata una montagna di “michette” - panini tipicamente milanesi.

Purtroppo per lui, Castrogiovanni è celiaco per cui  ci ha strappato un sorriso la scena di questo sportivo di tale stazza che, sofferente di fronte a una montagna di michette - ha dovuto attendere l’arrivo del pasto alternativo, sicuramente molto meno soddisfacente.

A proposito di La fame non è un gioco.. (sorride,ndr)