Da grande vorrei studiare medicina e diventare un medico. Questo è quello che ho sempre sognato. Sabath James è una giovane studentessa Sud Sudanese; è determinata, è appassionata di ogni disciplina scientifica e da grande vorrebbe prendersi cura degli altri e diventare un medico. Ma sembra che gli uomini abbiano più diritto di lei ad essere definiti tali. Raccontiamo questa storia in vista della Giornata Internazionale della Donna e a pochi giorni dalla conciliazione del più giovane Paese dell'Africa e del mondo: il Sud Sudan.

I diritti delle donne sono diritti umani, e i diritti dell'essere umano vanno tutelati e onorati, affinché ogni individuo abbia gli strumenti per costruirsi un futuro migliore: di speranza, cambiamento, di dignità e di libertà. Dimostreremo a tutti che noi donne siamo capaci di fare moltissimo. Studiare le scienze è solo l'inizio. Come Sabath, ogni donna ha il diritto di essere libera.

La disuguaglianza di genere costa, all'Africa Sub-Sahariana, una media di 95 miliardi di dollari annui (105 miliardi nel 2014), che equivale al 6% del PIL totale della regione. In queste zone, solo il 31,3% di donne sono iscritte alla scuola secondaria, e solo il 7,2% di donne sono iscritte all'università. Inoltre, circa 125 milioni di ragazze e donne africane si sono sposate prima dei 18 anni e, nel 2015, circa il 66% di tutte le morti al mondo per cause prevenibili legate alla gravidanza e al parto hanno colpite donne e ragazze africane. Secondo un report del 2019 dell'Organizzazione Mondiale della Salute, i livelli di decessi materni sono quasi 50 volte più alti per le donne nell'Africa Sub-Sahariana, e i loro bambini hanno 10 volte più probabilità di morire nel loro primo mese di vita, rispetto ai paesi ad alto reddito.

Donne, ragazze e bambine che, come Sabath, non vengono incoraggiate a intraprendere percorsi di studi nell'ambito scientifico, sono uno dei motivi per cui, nel 1998, durante la guerra civile Sud Sudanese, Amref Health Africa ha fondato una scuola secondaria femminile con indirizzo scientifico a Maridi, e un programma di addestramento clinico presso il Maridi Health Science Institute. Inoltre, nel corso degli anni, Amref si è impegnata anche nella formazione di ostetriche e nel rafforzamento delle competenze degli istituti di formazione statali, al fine di garantire la salute delle madri e dei bambini e aumentare l'accesso ai servizi sanitari di base associati a mortalità infantile. Per proteggere ulteriormente la salute fisica e psichica delle giovani ragazze dell'Africa Sub-Sahariana, Amref sta sostenendo l'istituzione di Nice Place Foundation: un centro d'accoglienza per la cura di ragazze scappate da casa perché minacciate di mutazioni genitali femminili (FGM) o matrimonio precoce, in cui le ragazze possono ricevere una formazione su life skills, capacità imprenditoriali, e molto altro.

È arrivato il momento in cui il raggiungimento della parità di genere in tutti i settori della società non è più un'opzione, ma una pressante necessità, economica e politica oltre che etica. Infatti, se i leader globali non troveranno il modo di includere le donne " che costituiscono la metà del talento mondiale " in tutti i settori cruciali delle nostre società, non riusciremo mai a raggiungere quell'obiettivo di prosperità condivisa necessaria al nostro sviluppo. Allo stesso modo, tutelare la salute della donna corrisponde a difendere la salute globale; per questo Amref promuove progetti di salute nelle aree più isolate dell'Africa, con ogni mezzo che ha a disposizione, affinché nessuno venga lasciato indietro. Sono queste le parole di Guglielmo Micucci, Direttore di Amref Health Africa-Italia.

Secondo l'andamento attuale, si stima che ci vorrà quasi un secolo per raggiungere la parità, un arco temporale inaccettabile, nel mondo globalizzato di oggi. I governi devono ora impegnarsi a fornire integrazione e pari opportunità a tutti gli individui, indipendentemente dal sesso. Perché i diritti delle donne sono diritti umani e, come ha affermato il premio Nobel per la pace Leymah Gbowee, non ci sarà tempo per riposare fino a quando il nostro mondo non raggiungerà completezza e equilibrio, e tutti gli uomini e le donne saranno considerati uguali e liberi.

In vista della Giornata Internazionale Della Donna, proponiamo anche 10 cose da sapere sulla disuguaglianza di genere.

IN AFRICA SUB-SAHARIANA

Il tasso di alfabetizzazione tra le donne di età compresa tra i 15 e 24 anni è pari al 66,4%, mentre la percentuale tra gli uomini è 76,9. In Europa e in Asia centrale, il tasso di alfabetizzazione tra le donne è pari al 99,77%

La percentuale femminile (netta) di iscrizione alla scuola primaria è del 75.8% (nella Regione di Europa e Asia Centrale è 95.9%) " la percentuale negli uomini è dell'80%;

La percentuale femminile (netta) di iscrizione alla scuola secondaria è del 31.3% (nella Regione di Europa e Asia Centrale è 89.6%) " la percentuale negli uomini è del 35.4%;

La percentuale femminile (lorda) di iscrizione alla scuola terziaria è del 7.2% (nella Regione di Europa e Asia Centrale 69.9%) la percentuale negli uomini è del 9.9%.

La disuguaglianza di genere costa, all'Africa Sub-Sahariana, una media di 95 miliardi di dollari annui (105 miliardi nel 2014), che equivale al 6% del PIL totale (UNDP).

In Africa Sub-Sahariana, le donne sono impiegate principalmente nel settore informale. Nel settore formale, le donne occupano 4 posti di lavoro ogni 10, guadagnando due terzi rispetto a quanto guadagnano i loro colleghi uomini, e sono solo 15 i Paesi africani che hanno leggi contro la discriminazione di genere nelle assunzioni.

In Africa Sub-Sahariana, solo il 15% dei proprietari terrieri è donna, e il sistema legale della regione limita il diritto di una donna di ereditare la terra, in caso di divorzio o vedovanza.

Per una donna dell'Africa Sub-Sahariana, il rischio di morire durante gravidanza o parto nel corso della propria vita è pari a 1 su 37; in Europa è di 1 su 6.500. Nel 2015, circa il 66% di tutte le morti al mondo per cause prevenibili legate alla gravidanza e al parto hanno colpite donne e ragazze africane. In Sud Sudan, il tasso di mortalità materna (per 100.000 nati vivi) è di 789, e la proporzione di parti assistiti da personale sanitario è pari al 17%.

NEL MONDO

  • Ogni anno, nel mondo, 3,9 milioni di ragazze sono a rischio di FGM (mutilazione genitale femminile) e almeno 200 milioni di donne e ragazze in tutto il mondo hanno subito questa pratica. Tra le vittime, 44 milioni di ragazze sono state sottoposte a FGM prima del loro quattordicesimo compleanno.
  • Nel 2019, una ricerca condotta da un team di donne delle Nazioni Unite, ha calcolato quante donne fossero, a gennaio 2019, tra le più alte posizioni di stato, in tutti i paesi del mondo. Il risultato è stato che, su 193 Stati, solo 10 hanno una donna a capo del governo.
  • Un parlamentare su quattro, in tutto il mondo, è donna. Varie ricerche dimostrano che questa disparità riduce del 75% la possibilità di limitare le guerre civili e le violazioni dei diritti umani perpetrate dallo stato: sparizioni, uccisioni, prigionia politica e tortura.
  • Globalmente, solo il 30% dei ricercatori è di sesso femminile, e solo il 35% di tutti gli studenti iscritti a branche accademiche STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) sono donne. Le ricercatrici, inoltre, vengono pubblicate meno frequentemente e pagate meno, rispetto ai rispettivi colleghi di sesso maschile.