Dal 15 ottobre 2021 in 9 strutture sanitarie del Sud Sudan della zona di Tonj Sud, Nord ed Est, Amref-CCM sta svolgendo un ruolo fondamentale nella campagna vaccinale contro il COVID-19.

Solo nel mese di novembre, 4.654 persone hanno ricevuto il vaccino Johnson&Johnson e 14 Astrazeneca. 2721 di loro sono state raggiunte grazie a 23 missioni dalla nostra clinica mobile in 3 contee.

In 7 strutture sanitarie sono stati distribuiti materiali di comunicazione e si è conclusa la formazione di 200 operatori sanitari di comunità e 50 volontari di comunità sull’importanza della vaccinazione.

Fondamentale è stato il coinvolgimento delle persone: attraverso incontri di sensibilizzazione abbiamo raggiunto 439 membri chiave della comunità.

Fino al 31 marzo 2022 il lavoro di Amref proseguirà per garantire:

  • il trasporto dei vaccini contro il COVID-19, una volta al mese, dal magazzino del Dipartimento di Contea alle strutture;
  • l’organizzazione di 4 uscite in clinica mobile al mese con 4 persone a bordo per ogni struttura sanitaria coinvolta (2 vaccinatori e 2 figure di supporto);
  • l’organizzazione di attività di formazione per i volontari di comunità sulla promozione della vaccinazione;
  • l’organizzazione di momenti di mobilitazione comunitaria a livello locale;
  • l’erogazione di incentivi in più a un vaccinatore per struttura sanitaria affinché compili i dati per la registrazione delle persone

In Sud Sudan Amref-CCM è stata coinvolta per supportare la campagna vaccinale sotto le direttive del programma COVAX.

Ingiustizia vaccinale: l'egoismo dei paesi più ricchi

La corsa contro il tempo per la vaccinazione contro il COVID-19 rischia di essere compromessa da campagne vaccinali che nel mondo procedono a rilento e in modo disomogeneo.

Al 23 dicembre, è stato vaccinato completamente il 47,83% della popolazione mondiale. L’Europa è al 60,35%; gli USA al 61,14%; l’Italia all’85%; l’Africa all’8,57%.

Solo tra l’11 novembre e il 21 dicembre 2021, l’UE, il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno ricevuto 513 milioni di dosi di vaccino, mentre il continente africano ha ricevuto 500 milioni nell’arco di tutto il 2021.

Questa disparità mette in pericolo la salute di tutti. Se non interveniamo tempestivamente per fermare il COVID-19 in Africa, potrebbero insorgere nuove varianti pericolose - come la Omicron - e in grado di vanificare gli effetti benefici della vaccinazione.

Cos’è il COVAX

A giugno 2020 è stata lanciata l’iniziativa COVAX. COVAX (COVID-19-Vaccine Global Access Facility) è un’iniziativa per la distribuzione globale equa dei vaccini. L’iniziativa è applicata dall’OMS in collaborazione con le Alleanze per i vaccini pubblico-private Gavi e CEPI.

Il ruolo di Amref nella campagna di vaccinazione in Africa

Forti delle conoscenze acquisite in decenni di lavoro in materia di campagne vaccinali e grazie a solide reti territoriali, oggi, Amref è la più grande organizzazione non profit africana impegnata nella vaccinazione di massa in Africa. Siamo in prima linea e lavoriamo per garantire a tutti l'accesso ai vaccini. Per il bene di tutti.

  • In quali Paesi Amref è in azione contro la pandemia?
    Amref deve raccogliere oltre 3 milioni di euro per organizzare e realizzare la campagna vaccinale in 6 Paesi, tra i più poveri e fragili dell’Africa - Uganda, Etiopia, Zambia, Malawi, Kenya, Sud Sudan - raggiungendo circa 9.8 milioni di beneficiari. In particolare Amref Italia si inserisce in questo programma così ampio focalizzando il suo impegno su Kenya, Uganda, Malawi e Zambia. Le azioni riguardano tutte le fasi della campagna vaccinale, dalla gestione e conservazione delle dosi, alla loro somministrazione.
  • Qual è il ruolo di Amref nella campagna di vaccinazione in Africa?
    Supportiamo i governi nella complessa gestione della distribuzione e conservazione dei vaccini; abbiamo già formato migliaia di operatori sanitari, in particolare di comunità, sulla corretta somministrazione del vaccino; lavoriamo per mobilitare la comunità, informarla e sensibilizzarla sull’importanza del vaccino; facciamo pressione sulle istituzioni per rendere i vaccini, insieme alle cure anti-pandemiche, un bene pubblico globale.
  • Cosa diventerà la mia donazione?
    La tua donazione si trasformerà in un aiuto concreto alla campagna vaccinale che Amref sta portando avanti in Africa. Formeremo operatori sanitari sulla corretta somministrazione del vaccino e sensibilizzeremo le comunità sull’importanza dello stesso.
  • Perché proprio Amref?
    Perché siamo esperti di Africa e di campagne vaccinali. L'azione di risposta alla pandemia portata avanti fino ad oggi è stata veloce ed efficace grazie alla profonda conoscenza del territorio, alla sinergia con le comunità e le istituzioni locali, alla consolidata esperienza sanitaria. Aspetti che permetteranno di realizzare anche campagne vaccinali altrettanto efficaci. Da sempre promuoviamo la vaccinazione come una delle misure di salute pubblica più efficienti ed efficaci, strategica per il controllo e l’eliminazione di pericolose malattie trasmissibili. Ancora prima della pandemia Covid-19 si calcolava che ogni anno dai 2 ai 3 milioni di vite venissero salvate dai vaccini. Le campagne vaccinali, in particolare quelle pediatriche e quelle per le donne in gravidanza, sono una delle azioni fondamentali dei nostri programmi sanitari, da sempre. Abbiamo una solida esperienza, sappiamo come muoverci per conservare il vaccino e trasportarlo anche fino alle comunità delle zone più remote, sappiamo come affrontare le difficoltà logistiche ma anche come abbattere le barriere psicologiche. Il nostro supporto, fatto di formazione, informazione e attrezzature, garantirà di vincere la sfida contro il tempo, le distanze e la paure!
  • Perché è importante che i vaccini siano un diritto e un bene di tutti?
    Nel mondo attuale le interconnessioni tra i vari Paesi sono molto intense. È quindi probabile che una malattia fortemente infettiva come è la COVID-19 possa continuare a diffondersi da un Paese all’altro. Inoltre, se in alcuni Paesi ci sono molti casi di COVID-19 è probabile che possano insorgere nuove varianti che si possono diffondere anche nei paesi che sono riusciti a bloccare la pandemia.
Sostienici ora